Aveva chiesto perdono per il tentato omicidio di via della Pettinara, l’Appello conferma le condanne

Il momento dell'aggressione
di Maria Letizia Riganelli
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Sabato 19 Giugno 2021, 06:15 - Ultimo aggiornamento: 15:12

Tentato omicidio di via della Pettinara, la Corte d’Appello conferma le condanne, a 8 anni e 8 mesi, per Michele Montabotti e Roberto Vestri. Nessuno sconto per i due ventenni viterbesi che il 13 ottobre 2019 aggredirono brutalmente il cinquantenne Giovanni Farina in via della Pettinara. In pieno centro storico. «Rimaniamo convinti - ha affermato l’avvocato Samuele De Santis, difensore di Michele Bontalbotti - che ci siano spazi, dal punto di vista della legittimità come già evidenziato in Appello, per ricorrere in Cassazione». I due imputati speravano che i giudici della Corte d’Appello riconoscessero loro le attenuanti, in particolare Montalbotti anche in uno sconto per resipiscenza. Il ragazzo infatti dal carcere aveva scritto diverse lettere alla vittima, per chiedere perdono e tentare di rimediare al danno. Sforzo che al momento non ha dato nessuno sconto. Entrambi i ragazzi sono ancora in carcere. Per capire cosa abbia spinto la Corte a confermare in toto la sentenza di primo grado bisognerà attendere 45 giorni. Il tempo per scrivere le motivazioni. Quella domenica sera i due, stravolti da alcol e droga, si accanirono così violentemente sulla vittima, da lasciarla con danni permanente. Un furia cieca e senza motivo. L’aggressione fu talmente violenta che la vittima lottò per settimane tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Belcolle.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, grazie alle immagini di una telecamera di sorveglianza che avrebbe registrato tutta l’aggressione, i due ventenni si sarebbero avvicinati alla vittima. Prima avrebbero parlato in maniera tranquilla poi qualcosa d’improvviso sarebbe cambiato. Vestri avrebbe colpito con un pugno violentissimo sul volto il 56enne che sarebbe caduto a terra privo di sensi, sbattendo la testa sul selciato. Mentre era terra Montalbotti gli avrebbe sfilato i soldi dalle tasche dei pantaloni e prima di fuggire avrebbero preso anche calci la vittima. I due sono stati fermati dalla polizia il 18 ottobre 2019, cinque giorni dopo l’aggressione, e arrestati con l’accusa di tentato omicidio a scopo di rapina. Da più di un anno e mezzo sono reclusi. Tempo che Montalbotti avrebbe utilizzato per disintossicarli, avviare un nuovo percorso e chiedere perdono all’uomo che ha ridotto in fin di vita. «Ci tengo molto - ha scritto il ventenne - a farle sapere che mi dispiace molto di ciò che è successo quella maledetta sera. E’ mia ferma convinzione chiedere scusa umilmente e chiedere il sui perdono. Spero tanto che un giorno potrà perdonarmi. So di aver sbagliato ed è giusto che paghi».

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