Fine settimana a teatro all’insegna dei “ripescati” ovvero spettacoli che, già programmati per le scorse settimane, sono stati poi annullati per varie indisponibilità.
E’ il caso del Teatro Bianconi di Carbognano che domenica 3, alle 17, presenta “Coppia aperta, quasi spalancata” di Dario Fo e Franca Rame (annullato il 20 febbraio). Sul palco Manuela Bisanti e Giancarlo Porcari; la regia è di Matteo Vacca. I protagonisti di questa frizzante commedia, forse la più riuscita di Dario Fo e Franca Rame, si trovano alle prese con un matrimonio in crisi e ovviamente hanno ricette molto diverse per cercare di superare le loro incomprensioni. Dialoghi serrati, colpi di scena, ipocrisie borghesi da smascherare, bugie da difendere strenuamente, sono solo alcuni degli ingredienti che caratterizzano questa commedia. Un testo arrivato alle soglie dei quarant’anni (prima rappresentazione 1983), eppure ancora attualissimo nella sua tematica principale: la relazione di coppia e la parità tra donna e uomo.
Nella stessa giornata, ma alle ore 18, il Teatro dell’Unione ospita Enzo Iacchetti e Vittoria Belvedere, interpreti di “Bloccati dalla neve” di Peter Quilter, regia di Enrico Maria Lamanna. E’ la storia di Patrick, uomo di mezza età che vive solitario in un cottage di campagna. Negli anni ha sviluppato una sorta di misantropia. Un giorno però, durante una violentissima tempesta di neve, la sua pace viene turbata.
Ma nel week-end non manca una novità. L’avvio, nel Palazzo Farnese di Caprarola, sabato 2 e domenica 3 aprile, della seconda edizione di “Oro Festival”. Nella due giorni passerella di tanti ospiti. Storici dell’arte, scrittrici, e poi affabulatori e attori. La lista comprende Ascanio Celestini: con il suo fortunato “Museo Pasolini”, già presentato nei teatri della Tuscia, a 100 anni dalla nascita del poeta-scrittore-regista. E quindi Elio Germano e Chiara Lagani che con “La mia battaglia” indagano l’eredità politica dei totalitarismi e dei nazionalismi.
Ci sarà quindi un emozionante omaggio allo sceneggiatore di cinema, teatro e tv (prematuramente scomparso nel 2019) Matteo Torre, reso da un interprete “storico” dei suoi testi, Valerio Mastandrea. E infine Fabrizio Gifuni che ci riporta alla classicità condividendo il suo rapporto profondo con il testo cardine della tradizione teatrale occidentale, l’Amleto di Shakespeare. Info e prenotazioni: 0761646052).