Litorale viterbese, presenze e numeri in crescita: funziona la prenotazione on line per le spiagge libere

Litorale viterbese, presenze e numeri in crescita: funziona la prenotazione on line per le spiagge libere
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Lunedì 8 Giugno 2020, 10:16 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 10:54

Le nuvole non fermano la corsa al mare. Conferme per ristoranti e bar. In crescita le presenze negli stabilimenti. Controlli nelle spiagge libere dove, da martedì, l’acceso è possibile solo via app. Prenotazioni delle prime ore del mattino, nonostante alcuni problemi riscontrati per la piattaforma Ios.

Tarquinia, al mare con una App: «Così saranno controllate le spiagge libere»

Metà dei posti occupati a Sant’Agostino al confine con Civitavecchia (400 posti su 650 disponibili) e alla Saline di Tarquinia, meno affollate Tarquinia lido e le zone di Spinicci e del Voltone, con il 10% dell’arenile richiesto. Pochi interventi segnalati, più rilevanti le multe per divieto di sosta.

Nel complesso, il primo fine settimana di giugno è scivolato via senza problemi rafforzando il trend del 2 giugno e la convinzione di una concreta possibilità di ripresa. Risposte positive anche per i campeggi, tornati a pieno regime sul mare a differenza di Bolsena dove le riaperture sono previste tra il 13 giugno e il primo luglio. A rimanere indietro, almeno per ora, gli hotel: ancora sottotono le prenotazioni da qui a fine mese al contrario di quanto succede per gli affitti, quasi al completo.

«Il lavoro messo in piedi in questi mesi sta dando frutti. Presto per tirare le somme ma ieri lido e paese sono stati affollati nonostante il meteo e il forte vento – spiega l’assessore al turismo di Tarquinia Martina Tosoni – ci aspettano settimane impegnative: vedo un buon clima, sono positiva». Soddisfazione anche per la riuscita del progetto della app ‘In spiaggia’, mentre ancora si aspettano interventi per consentire agli steward (l'idea era quella di dotarli di quad) un maggiore capacità di controllo.

Oltre al turismo balneare è tornato a farsi vedere anche quello culturale e architettonico. Con la riapertura del traffico tra le regioni, molte le presenze registrate: deluse per l’impossibilità di visitare i siti. «Stiamo lavorando per la riapertura del museo civico e delle necropoli – assicura Tosoni - a piccoli passi pensiamo anche a come rimettere in piedi gli eventi». I sorrisi maggiori, in questo inizio di Fase 3, è per i ristoratori: la categoria più colpita dall’epidemia e costretta a regole di distanziamento (e riduzione dei posti) sine die.

«Piano piano la macchina sta entrando a regime – spiega Nicola Cocomazzi del ristorante Coco’s a Tarquinia – la prima regole è ancora prudenza, ma vediamo la luce in fondo al tunnel. Con questi numeri la stagione può ancora essere salvata».

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