Cenone di Capodanno: tamponi fai da te introvabili. I medici di famiglia: "Prima dose per il 90% dei viterbesi"

Drive in
di Federica Lupino
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Venerdì 31 Dicembre 2021, 06:15 - Ultimo aggiornamento: 13:37

Tamponi fai da te introvabili nel Viterbese. In vista del cenone di Capodanno, con il divieto di feste o eventi in piazza, prima di raggiungere parenti o amici per aspettare - seppur in casa o al ristorante - la mezzanotte, molti hanno cercato la conferma di essere negativi. Ma i kit messi in commercio e fino a pochi giorni fa in vendita per pochi euro, sono terminati. L'alternativa è affidarsi ai laboratori privati di analisi o alle farmacie (chi lavora su prenotazione è sold out e per gli altri le file sono interminabili).

Per usufruire dei drive in occorre infatti la ricetta del medico e la prenotazione. Ma anche restringendo la platea, gli accessi sono così numerosi che dopo il primo ampliamento di orario scattato il 27 dicembre, la Asl è stata costretta a intervenire di nuovo: da ieri, per venire incontro alla crescente richiesta da parte dei cittadini assistiti, prolungata la possibilità di accesso. Questi i nuovi orari: a Viterbo dal lunedì al sabato dalle 8 alle 19, domenica e festivi dalle 8 alle 14; all'ospedale di Tarquinia dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle 17, domenica e festivi dalle 8 alle 12; all'ospedale di Civita Castellana dal lunedì al sabato dalle 8 alle 16, domenica dalle 8 alle 12;  al Palazzetto dello sport di Acquapendente lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9 alle 17, martedì e giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, infine domenica e festivi dalle 8 alle 12.

Il servizio si fermerà solo il primo gennaio. 

Corsa ai tamponi, ma non solo. Con l'impennata di contagi, gran parte della popolazione si vaccina. "I numeri sono alti. Dai dati a nostra disposizione - rivela Michele Fiore,segretario della Fimmg, il sindacato dei medici di base - quasi il 90%dei viterbesi ha effettuato almeno la prima dose, con diversi indecisi che negli ultimi giorni ci hanno ripensato. Per le seconde siamo intorno all'85% mentre le terze sono al 34%, percentuale che cresce però in fretta perché coinvolge la fascia di cittadini che convintamente si è già fatta vaccinare". Al momento, le forniture sono principalmente del farmaco Moderna.

A mettere in allerta i medici di famiglia sono ora le istruzioni operative sulle nuove quarantene. "Siamo in attesa di riceverle per capire come dovremo comportarci d'ora in poi. Di sicuro, già ora con numeri così alti di contagio il tracciamento al drive in è sempre più difficile. Inoltre, i tamponi non si trovano più. Noi possiamo farli solo a pazienti sintomatici, che necessitino della conferma dopo un antigenico positivo o per il fine isolamento", racconta. Di positivo c'è che "chi ha fatto la seconda e la terza dose, anche se si contagia non sviluppa sintomi drammatici. I dati sui morti lo dimostrano. Per questo - ribadisce Fiore - bisogna vaccinarsi".

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