Debiti di Talete, avvisi ai sindaci dalla Corte dei conti per bloccare la prescrizione

Las sede della Talete
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Lunedì 7 Dicembre 2020, 06:40 - Ultimo aggiornamento: 19:59

Indagini sui conti di Talete a rischio della prescrizione. Da qui l’avviso dalla Corte dei conti, consegnato nei giorni scorsi, agli amministratori viterbesi (in carica ed ex) già ricompresi nella consulta della spa idrica. Si tratta di 12 sindaci in carica fino al 2015, anche se questo termine non esclude che la magistratura contabile abbia effettuato indagini sui bilanci successivi di Talete.

Mancato controllo sui debiti della spa idrica Talete: indagini sui sindaci

Tecnicamente si tratta di una messa in mora, l’avviso al creditore (ipotetico, per ora) delle indagini in corso che lo riguardano al fine di interrompere la prescrizione. Che, in questo caso, sarebbe scattata da gennaio prossimo. Ai destinatari degli avvisi la Corte dei conti imputerebbe irregolarità - o meglio, il mancato controllo - sugli importi erogati dalla spa idrica per il pagamento della forza motrice (energia elettrica) per far funzionare gli impianti; e sugli interessi per le rate dei mutui accesi per l’operatività della società di gestione dell’acqua.

Si ignora, al momento, se le indagini abbiano ricompreso (o comprendano) i conti in profondo rosso della Talete, zavorrata da un debito per decine di milioni di euro che si accumulò anche e soprattutto in quegli anni.

Debito che in questi giorni tornerà a investire i sindaci dei Comuni viterbesi, ricompresi nell’Ato Vt 1 e che sono gli “azionisti pubblici” di Talete. A loro, nell’assemblea prossima, si chiedono decisioni sull’inevitabile, nuovo aumento delle tariffe sull’acqua potabile. Argomento su cui a Viterbo la politica è tornata in ebollizione. Tutta la minoranza di palazzo dei Priori (con i capigruppo Barelli, Erbetti, Delle Monache, Ricci, Serra e Frontini) ha richiesto una convocazione urgente della V commissione consiliare permanente. Oggetto: “Talete spa, indagine Corte dei conti su comune di Viterbo su debiti per 6 milioni di euro in relazione anche al mancato controllo”. Per la minoranza la vicenda ha “carattere di somma urgenza stante anche le notizie uscite sulla stampa”.

Confronto che dovrebbe tenersi prima delle comunicazioni del sindaco Arena sull’argomento acqua al consiglio comunale.

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