L’ex ballerino di “Amici”, Catello Miotto, in carcere. Mercoledì sera gli agenti del commissariato di Fano hanno arrestato il 35enne residente a Fano, in quanto colpito da ordine di esecuzione di carcerazione emesso dalla procura Generale della Corte di Appello di Roma. Miotto lo scorso 25 novembre è stato condannato dalla Cassazione a 2 anni 11 mesi di reclusone per violenza sessuale aggravata. E ha già iniziato a scontare.
La storia inizia 10 anni fa, quando Miotto era all’apice della sua, breve, carriera televisiva. Il 27 febbraio 2010 si trova a Bagnaia a casa di amico. Entra per cercare di conforto e sfogarsi dopo una giornata andata storta. A casa però c’è solo la moglie - ormai ex - e senza un motivo preciso ne abusa. La aggredisce e la trascina a letto. Mentre lei tenta di divincolarsi e lui la spinge più forte entra in casa il marito. La lite diventa a tre. Miotto sostiene che la donna era consenziente, la vittima invece mostra i lividi e trascina l’ex ballerino davanti a un tribunale.
L’accusa è di violenza sessuale aggravata e lesioni. Dieci anni travagliati in cui Miotto non ha mai cambiato versione. «Non sono un violento, uno stupratore. Sono innocente», ha raccontato a talk show televisivi.
Il processo di primo grado inchiodo l’imputato alle sue responsabilità. La pm Chiara Capezzuto, chiede sei anni e tre mesi.
Ad aprile 2019 si pronuncia la Corte d’appello di Roma a cui era ricorso l’imputato. I giudici di secondo grado riformulano la sentenza essendo prescritto il reato di lesioni e lo condannano a due anni e 11 mesi reclusione.
L’ultimo step è la Cassazione. Il 25 novembre scorso la terza sezione penale della Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso di Miotto condannandolo in via definitiva al carcere per due anni e 11 mesi. Stabilita anche una provvisionale di 10mila euro per la vittima, più i danni che saranno quantificati in sede civile. Sentenza definitiva ed esecuzione immediata.
Catello già da due giorni è dietro le sbarre e sta espiando la sua pena. L’arresto è stato eseguito a Fano, dove da alcuni anni l’ex ballerino viveva e lavorava come dipendente dell’ufficio postale.