Minaccia la ex con la pistola: «Torna con me o ti sparo»

Polizia
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Martedì 9 Febbraio 2021, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 19:38

«Torna con me o ti sparo». Aspetta la ex davanti al posto di lavoro e prova a convincerla a tornare insieme. Ma quando lei continua a dire no, estrae dalla tasca la pistola. E’ finito ai domiciliari, un 42enne siciliano ma residente a Viterbo. L’uomo è accusato di stalking e maltrattamenti sulla ex compagna una viterbese di 25 anni. 

L’attività investigativa, della Squadra mobile, è nata dalla denuncia presentata a fine gennaio dalla donna. La 25enne avrebbe raccontato tutti i maltrattamenti subiti durante la relazione e le molestie messe in atto dall’indagato dopo che era riuscita a chiudere la storia. L’uomo non avrebbe accettato la fine della relazione e avrebbe iniziato a perseguitarla. Non solo, nel tentativo di riconquistarla l’avrebbe aspettata fuori dal posto di lavoro; quando la donna gli ha imposto l’ennesimo rifiuto lui l’avrebbe minacciata con una pistola. L’arma era nascosta in tasca ed estratta poco prima che la donna se ne andasse.

Gli investigatori, sotto il coordinamento del pm Chiara Capezzuto, hanno immediatamente perquisito la sua auto, trovando all’interno del portaoggetti una pistola giocattolo nera, fedelmente riproducente le fattezze di un’arma semiautomatica e priva del previsto tappo rosso.  Il gip del Tribunale di Viterbo, su richiesta della Procura, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare e il 42enne è finito ai domiciliari.

Non era prima volta che l’indagato incappava in simili reati. Nel 2014 era stato già condannato per molestie e nel 2018 era stato ammonito del Questore, per atti persecutori nei confronti di un’altra donna.

La Squadra mobile di Viterbo in questi ultimi giorni ha fatto arrestare anche un altro uomo, accusato di maltrattamenti nei confronti del padre e della matrigna. «Il 30 gennaio 2021 gli agenti della Squadra Mobile del capoluogo, congiuntamente a operatori della Questura di Napoli, hanno eseguito  - spiega la Questura - la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti di un uomo di 38 anni, originario della provincia di Napoli ma residente a Viterbo, indagato per maltrattamenti verso familiari e conviventi e lesioni personali aggravate».

L’uomo, secondo quanto appurato dalla polizia, avrebbe aggredito il padre 60enne e la compagna di quest’ultimo, di 75 anni. L’indagato era già stato sottoposto per gli stessi reati alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto d’avvicinamento alle persone offese, misura che avrebbe ripetutamente violato. La misura dei domiciliari è scatta in seguito all’ennesima denuncia presentata dal padre, il pm titolare del fascicolo d’indagine ha chiesto e ottenuto dal gip l’aggravamento della misura cautelare, che si è concretizzato nel provvedimento eseguito il 30 gennaio. 

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