Assembramento al Globo, "multato" il sindaco: «Dimettiti». Lui chiede scusa in consiglio

La "multa" presentata al sindaco Arena
di Massimo Chiaravalli
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Venerdì 26 Marzo 2021, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 19:30

Giovanni Arena come Angela Merkel. Nel senso che il sindaco, come la cancelliera tedesca, ha chiesto scusa ai cittadini per l’assembramento di autorità in occasione dell’inaugurazione del Globo, alle porte della città. Ma prima si è beccato bordate pesanti, almeno un paio di richieste di dimissioni e pure una multa – simbolica – in attesa di sapere se dovrà arrivare pure quella vera.

Il via in consiglio comunale lo ha dato Massimo Erbetti, M5S: «Credo che il sindaco non si sia reso conto di quello che ha scatenato.

Tagliare nastri il giorno della commemorazione delle vittime del covid non è stato rispettoso delle vittime». Arena aveva ammesso che quella presenza era stata «inopportuna». Poco, per il pentastellato. «Non ho sentito nemmeno una parola di scuse da chi era lì con lei. Sono in imbarazzo profondo, mancare di rispetto ai defunti è abominevole».

Durissimo Giacomo Barelli, Forza civica, la parola chiave per lui è «vergogna: la città è stata esposta a una gogna nazionale che ha fatto toccare il fondo a questa amministrazione», proprio per quelle «autorità festanti e assembrate». Una situazione di «regressione civile – ha detto - ancorché politica. Non meritate di rappresentare i cittadini, vi dovreste dimettere».

Poco conciliante pure Chiara Frontini, Viterbo 2020. «Il consigliere Antoniozzi ha chiesto alle autorità se siano state rispettate le regole: è stato convocato in Prefettura, spero per rispondere alla domanda». Poi, ad Arena: «Quando si iniziano a prendere schiaffi si passa il giro. Questo è il momento». Alla fine gli ha notificato una multa simbolica.

Sul fronte dem, il capogruppo Alvaro Ricci ha preso atto delle scuse, ma biasimato la lettera del sindaco al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, perché «non si cavalcano i disagi sapendo che presidenti e sindaci possono solo peggiorare le misure». Luisa Ciambella ha parlato infine di «spettacolo indecoroso, spero che Arena esca dalla sua modalità di passante».

Il sindaco ha incassato, per poi fare un profondo mea culpa. «Mi avevano detto che sarebbe stata una inaugurazione a porte chiuse, senza cittadini e stampa. La sera dopo non ho dormito, avevo una rabbia con me stesso per non aver valutato bene. Avrei dovuto chiamare prima e far presente la situazione, non l’ho fatto. Ritengo di chiedere scusa anche ai commercianti, a chi sta soffrendo la fame da un anno. Avrei dovuto riflettere maggiormente».

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