Scuola, la Provincia: «Senza docenti e bus in più, difficile ripartire in presenza»

Il liceo Ruffini di Viterbo
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Mercoledì 22 Luglio 2020, 11:33 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 09:02
«Come Provincia, stiamo sollecitando con forza Miur e Cotral per avere risposte certe sulle risorse, anche umane, che verranno messe in campo e sui trasporti. Senza, è difficile garantire che la scuola riaprirà in presenza per tutti». Pietro Nocchi, responsabile di Palazzo Gentili, non nasconde quanto siano delicate queste settimane per capire come sarà il nuovo anno scolastico. Le preoccupazioni - simili a quelle già espresse sul Messaggero da Maria Antonietta Bentivegna, presidente provinciale dell'Anp, l'associazione nazionale presidi – riguardano gli spazie e i collegamenti, ma non solo.

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Per cercare di sbrigliare la matassa, il consigliere provinciale delegato all’Edilizia scolastica, Augusto Bracaloni, ha iniziato da lunedì una tornata di quattro incontri con tutti i presidi della Tuscia. Il confronto terminerà domani, quando tutte le problematiche sollevate saranno raccolte per poi poter essere approfondite dai tecnici di via Saffi già da venerdì. “Sappiamo che i tempi stringono. Per questo – continua Nocchi – dopo la riunione in videoconferenza dei giorni scorsi, a cui hanno partecipato anche i sindaci, Bracaloni ha organizzato questi ulteriori approfondimenti. Avremo così un quadro preciso delle singole esigenze negli istituti superiori.

Ma per completare il quadro, mancano appunto le soluzioni su trasporti e risorse umane. «È chiaro che se non ci saranno corse aggiuntive, sarà complicato non fare ricorso alla Dad», spiega. Del resto, una quota di didattica a distanza per le secondarie di secondo grado è già prevista dalla linee guida del ministero. Quanto peserà, dipende appunto dagli investimenti che verranno messi in campo. Anche per parlare di spazi ulteriori per Nocchi è prematuro. “In teoria potrebbero essere reperiti ma, al di là dei costi, il punto è che se il Miur non garantirà ulteriore personale, docente e non, sarà impossibile utilizzarli”, dice senza giri di parole.

Dubbi che Nocchi ha riferito direttamente al ministro Lucia Azzolina quando, nei giorni scorsi, l’ha incontrata come rappresentante dell’Upi Lazio. “Ho anche chiesto – racconta – di poter utilizzare una parte dei 750mila euro destinati alla Provincia per l’adeguamento delle aule al fine di potenziare la Dad, con postazioni informatiche e telecamere dedicate”. Visto che manca poco più di un mese al ritorno sui banchi – il 1 settembre toccherà ai promossi con debiti – Palazzo Gentili intanto tenta di assicurare una didattica a distanza senza intoppi. “Ho infine chiesto che, nel caso in cui trovassimo spazi in più per le lezioni, siano previste deroghe alle autorizzazioni e certificazioni necessarie. Ora contiamo accettino le nostre richieste”, conclude Nocchi.
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