Santa Rosa, il museo a Valle Faul incassa il no dei negozianti e di Erbetti (M5S)

Valle Faul
di Massimo Chiaravalli
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Lunedì 8 Marzo 2021, 11:50 - Ultimo aggiornamento: 17:27

«Spostarlo laggiù è una stupidaggine. Anzi, uno scempio». Il fronte del no si allarga al di fuori della politica, con il presidente dell’associazione Facciamo centro, Gaetano Labellarte (foto), che boccia l’idea di dirottate il museo multimediale della Macchina di Santa Rosa dai portici di palazzo dei Priori a Valle Faul.

Ma ci sono altri elementi ostativi, secondo il pentastellato Massimo Erbetti, che ha presentato tre emendamenti: «Non si può investire su immobili non del Comune, lo hanno detto loro sia sullo stadio che sulla loggia del palazzo dei Papi». «Sicuramente - ribatte Labellarte - mi sembra una stupidaggine. A noi, come categoria, il museo multimediale faceva più comodo sotto i portici. Non ha senso distrarre il museo da una tappa del percorso del Trasporto, che è rappresentativa della Macchina di Santa Rosa. Che facciamo, arrivano i turisti e li concentriamo a Valle Faul?».

Secondo Labellarte, quel sito della Fondazione Carivit avrebbe altre peculiarità. «Lì vanno fatte conferenze o altro, se no non ha assolutamente senso».

Per il M5S o si fa sotto i portici o non si fa per niente. Infatti, in caso di dietrofront della maggioranza, ha pronti tre emendamenti per distrarre i fondi e usarli a favore delle strutture ricettive. «E’ assurdo - spiega Erbetti - andare a fare investimenti e mutui su un immobile non del Comune».

Quindi, meglio dare i fondi «alle uniche attività che non hanno ricevuto aiuti da palazzo dei Priori, che non lavorano dallo scorso marzo». Il pentastellato insiste e spiega: «O si fa sotto i portici o per quanto mi riguarda il museo multimediale della Macchina di Santa Rosa non si fa. Se tornano sui loro passi ritirerò gli emendamenti, altrimenti meglio dare aiuti alle strutture ricettive. Lo stadio Rocchi non è del Comune, ora siccome ci abbiamo investito chiedono di farsi trasferire la proprietà. Se lì c’è un problema, non ne crei uno uguale da un’altra parte. Stesso discorso per la loggia del palazzo dei Papi, dove sono stati bocciati emendamenti in cui chiedevamo di intervenire: li hanno bocciati - conclude - perché è della Curia»

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