Covid, nella Tuscia ristoranti al completo nella prima domenica in zona gialla

Covid, nella Tuscia ristoranti al completo nella prima domenica in zona gialla
di Luca Telli
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Lunedì 3 Maggio 2021, 10:28 - Ultimo aggiornamento: 16:38

Primo fine settimana in zona gialla da tutto esaurito in provincia. Dal capoluogo al mare e ai laghi ristoranti pieni e tanta gente in strada. A guastare parzialmente il ponte del primo maggio solo il meteo e la pioggia tra venerdì e sabato, incapaci di fermare la voglia di riprendersi tempo e spazio dopo la serrata primaverile. Intensificati i controlli da parte delle forze dell’ordine che si sono concentrati soprattutto nelle ore notturne per garantire il rispetto del coprifuoco. A Viterbo, ieri a pranzo, difficile trovare un posto a sedere con i primi turisti tornati in città. «Sia sabato che ieri c’è stato un buon passaggio– spiega Giuliano Proietti del ristorante Tre Re - e ora qualcosa finalmente si muove».

Stesso discorso al mare. Montalto di Castro e Tarquinia lido affollate dalla prime ore della mattina e per tutto il giorno con le file che, oltre che all’esterno di pizzerie, ristoranti e gelaterie si sono allungate fuori dalle agenzie immobiliari, alla ricerca di uno degli ultimi affitti disponibili per l’estate. A spingere la ripresa del litorale presenze dall’interno della provincia, ma non sono mancate quelle da fuori regione (Toscana e Umbria), oltre che dal bacino tradizionale di Roma.

Piccoli problemi alla viabilità nelle ore serali, con leggeri rallentamenti sulle due arterie principali in direzione Viterbo: lungo l’Aurelia Bis nel tratto tra Tarquinia e Monte Romano, e sulla tarquiniese tra l’uscita per Montalto di Castro e Tuscania.

Bene, dopo mesi difficili, anche il lago di Vico e di Bolsena, bacino, quest’ultimo meta privilegiata da parte dei turisti stranieri (Olanda, Germania e e Austria) maggiormente ha pagato l’effetto della pandemia. Una boccata d’ossigeno davanti a previsioni estive ancora difficili, legate all’evoluzione del contagio e all’incertezza del pass vaccinale richiesto per gli spostamenti.

Per i ristoratori, adesso, diventa fondamentale allentare le maglie del protocollo sanitario, il distanziamento di un metro che costa il 25% dei posti, l’obbligo di limitare il servizio all’esterno e il coprifuoco. La data a cui guardare è il 14 maggio, giorno in cui una nuova valutazione del CTS potrebbe, in caso di contagi in ulteriore calo, cambiare le carte in tavola.

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