Quasi cinquemila euro di risparmi in meno: l'aumento dei prezzi si mangia i soldi dei viterbesi

Sportello Bancomat
di Renato Vigna
3 Minuti di Lettura
Lunedì 27 Febbraio 2023, 05:25 - Ultimo aggiornamento: 18:30

L’inflazione galoppante sta svuotando i portafogli dei viterbesi. E nei prossimi mesi, stando alle stime della Cgia di Mestre, la situazione non farà che peggiorare. Accade così in tutta Italia e la Tuscia non fa certo eccezione. Anzi, nella classifica delle province italiane non si piazza tra le peggiori. Questo non significa però che perdite non ci saranno. 

Il quadro generale dello studio elaborato dall’associazione è da togliere il sonno. Nel biennio 2022-2023, i depositi delle famiglie italiane subiranno una “sforbiciata” da 163,8 miliardi di euro. Tutta colpa di un generale rialzo dei prezzi a cui non fa da contraltare l’aumento delle buste paga o le pensioni (per chi le ha).  “In primo luogo – riporta la ricerca - l’ufficio studi della Cgia ha ipotizzato che i 1.152 miliardi di euro presenti nei conti correnti bancari non abbiano registrato alcuna variazione nell’arco temporale preso in considerazione. In secondo luogo, dopo aver stimato che nel biennio 2022-2023 l’inflazione crescerà di quasi il 15 per cento (+8,1 l’anno scorso e +6,1 quest’anno), ha calcolato la perdita di potere d’acquisto dei risparmi.

L’esito emerso da questa elaborazione è “spaventoso”: praticamente ci troviamo di fronte a una patrimoniale da quasi 164 miliardi di euro che a ogni singolo nucleo familiare “costerà” mediamente 6.338 euro”. E la Tuscia? Il totale del tesoretto a disposizione delle famiglie del Viterbese a fine 2021 ammontava a 4.826 milioni di euro.

La perdita stimata del potere di acquisto nel biennio 2022-2023 sarà 677,1 milioni di euro. Significa che in media ogni nucleo familiare perderà all’anno 4.855 euro. Poco consola che in media le famiglie italiane ci perderanno circa 1.400 euro di più: anche nella Tuscia i prossimi mesi continueranno a mettere a dura prova lavoratori e pensionati.

A livello territoriale, nel biennio 2022-2023 il costo più salato lo soffriranno le famiglie delle regioni più ricche: in Trentino Alto Adige la perdita di potere di acquisto medio sarà pari a 9.471 euro, in Lombardia di 7.533, in Emilia Romagna di 7.261 e in Veneto di 7.253. A livello provinciale, invece, la “patrimoniale” colpirà, in particolar modo, le famiglie residenti a Bolzano, che subiranno un prelievo medio di 10.542 euro. Seguono Milano con 8.500, Trento con 8.461, Lecco con 8.201 e Treviso con 7.948. Le famiglie meno colpite, invece, saranno quelle in provincia di Siracusa con 3.842 euro, Trapani con 3.595 e Crotone con 3.130.

Le stime piazzano la provincia di Viterbo alla 87. posizione con la classifica che al primo posto, il peggiore, vede appunto Bolzano. Roma si colloca 38. con una perdita di acquisto prevista pari a circa 6.500 euro. Restando al Lazio, Frosinone è 72. con 5.576 euro di erosione, mentre Latina è 83esima con poco più di 4.900 euro. Dopo Viterbo si trova Rieti (90. con 4.702 euro).

© RIPRODUZIONE RISERVATA