Comune di Viterbo, sui rifiuti due anni di annunci. A partire dal programma elettorale

Comune di Viterbo, sui rifiuti due anni di annunci. A partire dal programma elettorale
di Massimo Chiaravalli
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Giovedì 18 Giugno 2020, 10:58 - Ultimo aggiornamento: 21:24
In principio fu il programma. Quello di governo, che alla voce igiene urbana recitava: «Riduzione della Tari e abrogazione dell’aumento del 15 per cento alla prima scadenza possibile; istituzione della tariffa puntuale (chi più differenzia, meno paga)». Mai visti: i detti e contraddetti sui rifiuti iniziano da prima dell’insediamento della giunta Arena. E altri ne sono seguiti fino a oggi, alla vigilia – si spera – della firma del contratto sull’appalto ponte.

La prima dichiarazione del sindaco sul tema è dell’11 agosto 2018, appena prima della scadenza ancora di un contratto, quello vecchio, ma ancora in vigore, con Viterbo ambiente. Domanda: il nuovo bando rifiuti? «Stiamo lavorando sulle criticità di quello attuale per evitare che ritornino. Stiamo procedendo per portare in commissione e in consiglio l’elaborato tecnico».

Il 7 settembre subito un consiglio straordinario: le linee guida ci sarebbero pure, quelle fatte stilare dall’ex sindaco Michelini ad Ambiente Italia, appena sfornate. Si va verso la prima proroga di 6 mesi, Arena però assicura: «A ottobre una base di bando su cui discutere». Invece non succede niente e Giacomo Barelli (Forza civica) il 3 dicembre glielo manda a dire: «Che fine ha fatto?». Il 5 la risposta: «Sarà pronto al massimo per la fine di febbraio». E se proprio si va lunghi si può pensare a «prolungare di un paio di mesi».

Il nuovo limite di lì a poco diventa «entro marzo». Arriva il nuovo dirigente, Eugenio Monaco: il 12 gennaio 2019 Arena assicura che sta lavorando sul bando «giorno e notte». E lo stesso giorno esordisce l’appalto ponte: dovrà essere della durata di «qualche mese, per espletare con calma l’altro», che sarebbe a buon punto, tanto da spingerlo a dichiarare che il 14 «presenterò alla mia maggioranza una proposta quasi definitiva».

Il 7 febbraio 2019 altro consiglio sui rifiuti: emerge che l’appalto ponte durerà un anno. Nuovo giro in aula il 14 marzo, ecco la delibera: sarà ulteriore proroga di due mesi più due per Viterbo ambiente. L’opposizione avverte subito che sarà inviato tutto a Procura, Anac e Corte dei Conti. Mentre della consulenza di Ambiente Italia non parla più nessuno. Soldi buttati. L’appalto ponte viene pubblicato alla vigilia di Pasqua: partecipano cinque imprese. Nel frattempo scade anche la seconda proroga, ma alla minoranza che lo fa notare viene risposto che nell’atto si parla di «periodo strettamente necessario alla conclusione delle avviate procedure di gara». Dunque tutto a posto.

Iniziano gli annunci sull’aggiudicazione del ponte: entro settembre, poi entro la prima settimana di novembre, «salvo intoppi», che infatti si materializzano con un ricorso al Tar di Viterbo ambiente. La stessa società se la aggiudica il 17 dicembre, anche se la determina viene pubblica solo a fine gennaio 2020. Arriva il Covid e il resto è storia attuale. Ma ancora oggi, nonostante l’aggiudicazione, il contratto per il nuovo servizio non è stato ancora firmato. In compenso dopo due anni Arena ha lasciato la delega a Giulio Marini.
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