Prima l'agguato poi la rapina. Ieri mattina due uomini in una zona verifica della frazione della Quercia hanno teso una trappola a una guardia giurata che da poco aveva ricevuto l’incasso, 43mila euro, di alcuni esercizi commerciali per cui lavorata. In serata è stato fermato un sospettato. Il bottino racchiuso nella borsa portavalori doveva essere trasferito in un istituto di credito, ma qualcuno sapeva quale tragitto stava per compiere la guardia giurata.
L’uomo è stato prima bloccato, poi i due gli avrebbero sottratto la pistola d’ordinanza e senza colpo ferire tutte le banconote contenute nella borsa portavalori. Un bottino ingente per una rapina di appena qualche minuto. La vittima appena i due uomini si sono allontani ha fatto scattare l’allarme. Prima la denuncia ai carabinieri della Compagnia di Viterbo, poi una dettagliata descrizione di quanto era accaduto. In pochi minuti tutte le forze dell’ordine sono state allertate e tutte si sono messe sulle tracce dei due banditi.
Non era trascorsa che qualche ora, quando gli agenti della Squadra mobile hanno intercettato un’auto sospetta, parcheggiata in zona Ponte di Cetti.
Nel frattempo sul posto è giunta anche la polizia scientifica che avrebbe iniziato a cercare tracce nelle auto fermate in zona. Le successive ricerche sono state estese anche all’abitazione da cui sono usciti furtivamente i due uomini. Qui la polizia ha trovato il proprietario di casa, un 51enne del posto, e molte, forse troppe, banconote di vari tagli. Soldi che l’uomo non sarebbe riuscito a spiegare. Per ottenere informazioni l’uomo, sospettato di essere complice nella rapina, è stato portato in Questura per rispondere alle domande degli investigatori.
Le indagini sono ancora in corso.