Inaugurata la sala dell'ascolto protetto «per aiutare le vittime a raccontare la violenza»

Il capo della Mobile Tundo, la pm Conti e il questore Sant'Elia
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Mercoledì 30 Marzo 2022, 12:01

C’è una nuova stanza tra i corridoi della Questura. Una stanza piccola e diversa. Colorata e accogliente. Una stanza voluta e creata dalla Squadra mobile per aiutare tutte le vittime di violenza a sentirsi protette. Per far sì che da quella stanza possa ricominciare un nuovo cammino.

E’ stata inaugurata ieri mattina la sala dell’ascolto protetto, dedicata a minori e donne che hanno subito violenze e maltrattamenti. «Stiamo vivendo una vera emergenza sociale - ha spiegato il questore Giancarlo Sant’Elia - e come questura dovevamo fare qualcosa. Per noi si tratta di una priorità assoluta». All’inaugurazione anche la pm Paola Conti, a capo del pool che si occupa di contrasto alla violenza, la dottoressa Dalida Corsini della Asl, rappresentanti del Centro antiviolenza Penolope,del Centro studi criminologici e dell’associazione “Emotional training center” con cui la Questura ha firmato il protocollo Zeus per il recupero degli uomini maltrattanti.

La stanza ricavata tra gli uffici della Squadra mobile è stata completamente rinnovata e affrescata dagli studenti dell’istituto Orioli. «Mi sono commosso vedendo il lavoro fatto - ha detto ancora il questore - hanno realizzato affreschi che trasportano in un nuovo orizzonte.

Qui dentro si respira una nuova libertà e si perde contatto con la realtà». All’interno della sala le vittime potranno essere ascoltate in modalità protetta senza vedere agenti che trascrivono, l’addetto infatti sarà in un’altra stanza collegato da un microfono.

«Non pensavo che Viterbo - ha affermato il capo della Mobile Alessandro Tundo - potesse avere numeri così alti sulla violenza. La realtà ci dice che stiamo affrontando una vera emergenza, con continuare richieste di aiuto. Per questo abbiamo voluto creare un ambiente quanto più asettico possibile. Le persone che arrivano qui sono devastate, emotivamente e fisicamente, per questo sono necessari tutti gli accorgimenti e i dettagli per farle aprire con noi che siamo perfetti sconosciuti».

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