Turismo e degrado, il quartiere medievale non ce la fa a rinascere. Proteste e appelli

La nascita di un nuovo comitato di cittadini aperto anche ai non residenti

Turismo e degrado, il quartiere medievale non ce la fa a rinascere. Proteste e appelli
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Giovedì 30 Marzo 2023, 12:10 - Ultimo aggiornamento: 18:59

Lotta al degrado e rilancio del quartiere medievale di Viterbo, si cambia strategia. Dopo un incontro preliminare prende forma l'idea di creare l'associazione "Amici di San Pellegrino". Un gruppo che non sarà più riservato ai soli residenti, ma «aperto a tutti i cittadini».

 L'allargamento della base poggia sull'obiettivo di «dare un contributo più fattivo e costruttivo alla rinascita del quartiere San Pellegrino, che deve trovare una nuova dimensione - dicono i promotori - come parte fondamentale dello sviluppo della nuova Viterbo, città d'arte e turistica». Una strada che passa dal superamento di una lunga serie di criticità, per le quali già il comitato dei residenti del quartiere medievale, guidato da Maria Elena Pierini, chiedeva settimane indietro «una collaborazione più proficua con l'amministrazione comunale». Prima tra tutte la pulizia urbana, migliorata ma con ancora pesanti lacune tra «escrementi di piccioni e spazzatura in bella vista».

Altro capitolo, quello dei servizi igienici (in centro «mancano bagni pubblici»), quindi i problemi legati alla circolazione delle automobili, con la richiesta di una sostanziale revisione del traffico veicolare e l'istituzione di una zona a traffico limitato reale che ne limiti il transito. «Questo per offrire una città più accogliente e a misura di turista». Una completa rinascita, tuttavia, non può che passare dalla soluzione al problema della mala-movida, tema caldissimo già sotto la giunta Arena, con il contestato patto per la notte (e la retromarcia sul piano del commercio), per la quale i residenti hanno chiesto più volte attenzione e controlli, raccontando di fine settimana presi d'assalto e notti insonni per colpa di schiamazzi.

«Da un lato c'è la realtà dei turisti, sempre più crescente e importante sotto il profilo sociale ed economico, che spende e chiede di proteggere la città storica, la ammira e la vuole sempre migliore e più bella spiegano alcune delle voci che hanno preso parte all'incontro per la nuova associazione - e dall'altro c'è la malattia della movida esagerata che ha in poca considerazione il centro storico.

E che contribuisce ad allontanare i residenti del centro, produce degrado in evidente antitesi con la prospettiva della città d'arte e turistica e si traduce in fenomeni di vandalismo e danni alla proprietà».

Fenomeni che, complici anche i furti che hanno interessato alcune attività del centro nelle settimane scorse, contribuiscono ad aumentare il senso di insicurezza dei residenti di San Pellegrino e non solo. A denunciare una situazione difficile, specie nel fine settimana, era stata la presidente del comitato di via dell'Orologio Vecchio, Monia Mustica. La quale chiedeva, tre le altre cose, una maggiore attenzione da parte di sindaca e giunta per mettere fine allo spopolamento e far tornare il centro un luogo attrattivo.
 

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