In Provincia fioccano le promozioni: altri 27 salgono al ruolo dirigenziale

In Provincia fioccano le promozioni: altri 27 salgono al ruolo dirigenziale
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Mercoledì 5 Maggio 2021, 11:49

L'esercito è esiguo e ci sono già 3 generali. Ma a palazzo Gentili hanno deciso che devono arrivare anche 27 colonnelli. I primi sono i dirigenti in forze alla Provincia, i secondi saranno arruolati grazie all'avviso pubblico per l'individuazione di nuove posizioni organizzative. Una mossa che non è andata a genio al duo di Fratelli d'Italia, i consiglieri Gianluca Grancini e Roberto Camilli: «Per l'ente sono una novità assoluta, non erano state immaginate neanche quando aveva cinque volte i dipendenti attuali».

L'avviso è stato firmato il 27 aprile dal dirigente Franco Fainelli, uno dei tre generali, in corso di pubblicazione fino a ieri. I dipendenti che saliranno di grado saranno nei settori finanziario, amministrativo, tecnico, segreteria generale, unità di progetto tutela del territorio, insomma un po' tutti. Chi passa? «L'individuazione del dipendente da nominare recita l'avviso - avviene per mezzo di procedura di valutazione comparativa dei candidati, da parte del dirigente della posizione da ricoprire».


«Il presidente Pietro Nocchi, con grande solerzia dicono da FdI - ha decretato l'istituzione di 27 nuove posizioni organizzative con l'intenzione di migliorare organizzazione interna ed efficienza verso l'esterno dell'ente.

Siamo sicuri che non rappresenti solo un aggravio di costi e che nulla abbia a che vedere con la migliore organizzazione degli uffici?». La nuova dotazione organica di palazzo Gentili è stata definita da Nocchi, con decreto, il 1° dicembre 2020. Parla di 172 dipendenti (profili professionali): un po' pochini per giustificare tante nuove posizioni organizzative, secondo il duo di FdI, che da un po' non è più in maggioranza.

«Delle due l'una: o siamo di fronte - rilevano - a una rivoluzione delle competenze dell'amministrazione provinciale, e dei carichi di lavoro conseguenti, e allora ci deve essere sfuggito. Oppure si tratta di una scelta avventata, non supportata da un progetto strategico di riorganizzazione da cui far discendere le scelte operative. A cui ci opponiamo con decisione».

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