La missione: 39 profughi ucraini portati a Viterbo dall'Ordine di Malta

Il pullman diretto al confine polacco-ucraino viene caricato dai volontari
di Diego Galli
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Mercoledì 6 Aprile 2022, 06:15

Si è conclusa con successo la missione umanitaria partita lo scorso 19 marzo da La Quercia, con lo scopo di raggiungere la città polacca di Medyka, al confine con l'Ucraina. A promuoverla Roberto Saccarello, delegato dell'Ordine di Malta Viterbo-Rieti, che ha subito trovato l'appoggio del Gran Priorato di Roma e la benedizione del vescovo di Viterbo, monsignor Lino Fumagalli.

Il gruppo, guidato dal volontario Alessio Lamoratta, dopo un viaggio ininterrotto durato ben 24 ore ha raggiunto la destinazione dove ha consegnato il vestiario, i medicinali e alimenti alle autorità locali per poi soccorrere 39 persone, tra donne e bambini, con lo scopo di trasferirli in Italia presso parenti già presenti da tempo sul suolo italiano e altre sistemazioni di vario genere.

Lo scenario trovato al momento dell'arrivo nella zona di frontiera, come descritto dalla delegazione, presentava un'emergenza umanitaria “neanche lontanamente immaginabile con quanto trasmesso dai mezzi di informazione”.

Il viaggio di ritorno, durato ben 26 ore per consentire soste e riposo ai profughi soccorsi, ha visto il gruppo mantenere costante contatto con le autorità di Viterbo, quali Prefettura, Questura e Asl per comunicare tutte le informazioni necessarie riguardanti i 39 ucraini messi in salvo. Allo stesso modo è stato aperto un canale di comunicazione con Marco Sbocchia, presidente della Croce rossa locale, predisponendo visite e controlli medici di routine. All'arrivo, tutti i profughi sono stati registrati, visitati e smistati grazie all'aiuto delle autorità sopraccitate.

Alcuni di loro sono stati sistemati presso parenti e persone di loro conoscenza, una famiglia composta da una mamma e due bambini è stata invece accolta presso la residenza di uno dei volontari. Gli altri rimanenti sono stati presi in carico da un’associazione incaricata dalla Prefettura che ha provveduto a sistemarli in un centro allestito per l'emergenza straordinaria provocata dal conflitto.

La missione di soccorso è continuata per tutto il mese di marzo poiché la delegazione dell’Ordine di Malta, oltre a provvedere alla raccolta e alla distribuzione di beni di prima necessità alla comunità ucraina presente nella Tuscia, ha incaricato i volontari dei Gruppi Abc di accompagnare quasi ogni giorno con propri automezzi i profughi verso le destinazioni scelte o assegnate. 

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