AcquaRoVit, ecco la nuova Apea. Ma su quella al Poggino è sempre rottura: «Noi andiamo avanti»

AcquaRoVit, ecco la nuova Apea. Ma su quella al Poggino è sempre rottura: «Noi andiamo avanti»
di Massimo Chiaravalli
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Giovedì 5 Agosto 2021, 06:20 - Ultimo aggiornamento: 16:10

C’è una nuova Apea in città. L’area produttiva ecologicamente attrezzata AcquaRoVit include 11 imprese e il consorzio Aqua Rossa ed è stata appena approvata dalla Regione Lazio. Il sindaco Giovanni Arena ha accolto i suoi rappresentanti in Comune facendogli i complimenti. E quella del Poggino? Dopo il caos dei mesi scorsi la giunta non ha ancora deliberato l’uscita, ma il presidente Enzo Mancini assicura: «Noi andiamo avanti, il consorzio non lo sciogliamo».

Il sindaco ha dato tutta la propria disponibilità alla nuova nata. «AcquaRoVit – ha detto - ad oggi è la prima e unica Apea del territorio regionale. Avete lavorato bene e il risultato ottenuto lo conferma. Il Comune, nel rispetto di ruoli, competenze e normativa in materia, sarà a disposizione per agevolare rapporti e contatti con la Regione e con altre istituzioni qualora necessario». Ora attende di poter visionare i progetti, «per entrare nel merito del piano Apea». «L’idea di AquaRoVit - ha spiegato Gian Matteo Panunzi, docente università Tor Vergata, che ha elaborato il progetto presentato alla Regione - è partita tanti anni fa. Un punto di partenza, che dovrà essere volano e stimolo per le aziende del territorio e per quelle che, avendone le caratteristiche, potranno entrare e far parte della nostra Apea».

Un paio di mesi fa invece sull’altra, quella del Poggino, era scoppiata la polemica per la rottura tra consorzio e Comune, che aveva convocato i soci a sorpresa dal notaio per farlo sciogliere.

Ma loro non si sono presentati. «In questo momento – commenta Mancini - la situazione è di stallo. Il Comune non delibera: come dire, vuole uscire ma non vuole uscire dal consorzio». Non si è fatto sentire più nessuno? «No, non gli interessa».

C’è stato un incontro con l’Apea Acquarovit: che differenza c’è? «E’ molto sostanziale: quello è un consorzio creato da un gruppo di persone – continua Mancini - che si sono messe insieme e hanno fatto una zona industriale. La nostra invece non è un’Apea costituita da consorziati, ma dal Comune, con tutti i servizi che sono o dovevano essere opera dell’ente. Dall’altra parte devono essere realizzati dai consorziati, proprio perché fatta da loro».

Il sindaco dice che quella di AcquaRoVit è la prima e unica Apea del territorio regionale. «Ma come? C’è pure a Civita Castellana, e non solo». Il consorzio esiste ancora? «Sì, e nemmeno lo sciogliamo». Quindi avete intenzione di andare avanti? «In qualche modo – conclude Mancini - sicuramente sì. Ci sono da fare delle scelte. Vedremo».

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