Primo punto, la fidejussione e il deposito cauzionale: assenti perché nessuno le ha chieste, secondo il forzista. «Non è vero dice Ricci - io l'ho fatto formalmente perché a garanzia del pagamento del canone e di eventuali danni che si potrebbero verificare. Anche il deposito cauzionale è normale in ogni contratto. Pensavo che questi elementi fossero comunque inseriti d'ufficio la giunta, ma vedo che non è così. Quindi Marini dice cose non conosce: se queste garanzie non ci sono è anche per volontà sua».
Capitolo tariffe di ingresso nella struttura comunale: nella convenzione viene specificato che saranno inserite in un secondo momento. Su queste colonne, il capogruppo di Forza Italia ha illustrato l'iter: la Fin le propone, poi passeranno dalla giunta. Anche qui Ricci però non concorda. «Non spettano alla Fin spiega - devono essere concordate: non è che la federazione gliele manda e la giunta le approva».
Poi il dem aggiunge una battuta dal sapore di provocazione: «Di fatto sarà così, l'accordo è fortemente sbilanciato a favore della Fin, quindi figuriamoci se qualcuno si metterà a trattare le tariffe. In ogni caso - aggiunge - se approvi una convenzione la chiudi in tutti i dettagli, non lo fai in un secondo momento». Ultimo punto, le società e le associazioni che potranno avere spazi acqua e orari dovranno essere affiliate alla federazione. «E' un'altra penalizzazione: il consiglio comunale non ha mai indicato una cosa del genere. E' un fatto grave - dice Ricci - e conferma le perplessità: l'accordo va a scapito del nuoto dilettantistico locale. Anche Eta Beta o Sorrisi che nuotano dovranno aderire alla Fin?».
Insomma, per Ricci la questione piscina non è chiusa. «Dopo avergliela concessa praticamente gratis conclude - le associazioni viterbesi devono pure affiliarsi per non avere difficoltà a usarla? E' fuori dal mondo».
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