Stagione turistica nel Viterbese: dal ponte di Pasqua buone indicazioni

Stagione turistica nel Viterbese: dal ponte di Pasqua buone indicazioni
di Luca Telli
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Domenica 17 Aprile 2022, 11:48 - Ultimo aggiornamento: 20:38

Si muove il turismo straniero, secondo le previsioni la presenza nella Tuscia per i giorni di Pasqua e Pasquetta sfiorerà il 20% del totale. Austria, Germania, Paesi Bassi e Francia le nazioni più rappresentate, piccoli segnali anche dagli Stati Uniti da dove, negli ultimi due anni, il blocco era stato pressoché totale. Mete più gettonate il lago di Bolsena, Civita di Bagnoregio (che già nella giornata di ieri ha fatto registrare numeri importanti), il capoluogo (sold out la maggior parte dei bed and breakfast del centro storico) ed il litorale dove risposte confortanti arrivano dai campeggi.

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Bene anche il turismo termale mentre cresce oltre le aspettative quello naturalistico alla scoperta dei luoghi meno conosciuti della provincia e fuori dal circuito tradizionale. Una buona notizia non solo per le strutture ricettive ma per tutta la filiera del turismo culturale, dai musei ai siti culturali e archeologici, dalle guide turistiche alla ristorazione, dai servizi di noleggio e di trasporto fino alle attività commerciali.

«La prima Pasqua senza restrizioni dal 2020 sarà una boccato d'ossigeno per le imprese spiega il presidente di Confesercenti Viterbo Vincenzo Peparello -. I livelli pre pandemici sono lontani ma contiamo possa essere un trampolino per l'estate e, soprattutto, un nuovo inizio per le città d'arte della provincia, protagoniste in negativo negli ultimi due anni con cali di fatturato vicini al 50%».

Il grosso del movimento sarà generato ancora una volta dal turismo di prossimità con un aumento della componente dal Nord Italia.

Un flusso importante è atteso da Piemonte e Lombardia, mentre lo zoccolo duro dall'hinterland romano, dalla Toscana e dall'Umbria sembra essere confermato «ma aggiunge ancora Peparello sarà un turismo di breve durata. Il tempo di permanenza è di due notti con segnali più confortanti per il ponte del 25 Aprile e del 1° maggio in cui la media dovrebbe alzarsi».

Sulla mini ondata pasquale pesano però rincari dei carburanti e la crescita generale dell'inflazioni. A fare le spese è soprattutto il settore delle ristorazioni che, a fronte di un weekend da tutto esaurito, lamenta un calo della spesa media. Un bilancio è comunque rimandato alla fine della ponte quando verranno tirare le somme. La preoccupazione è che la diminuzione dei consumi ed il mancato ritocco dei prezzi, «le nostre imprese hanno incrementato i prezzi ma solo in minima parte» precisa Peparello, possano deludere in certo modo le aspettative.

«È una Pasqua piena di ottimismo conclude Peparello , ma se da una parte, c'è tanta voglia di viaggiare, dall'altra l'aumento dei prezzi frena e grava sulle imprese, sui servizi e sulle famiglie: l'incertezza è ciò che blocca la piena ripresa».
 

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