Belcolle verso il completamento, Agostini (Filca-Cisl): «Un cantiere modello»

Il cantiere di Belcolle
di Federica Lupino
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Domenica 14 Febbraio 2021, 06:35 - Ultimo aggiornamento: 17:47

“Sono 10mila metri quadrati di ponteggi. Ogni giorno, ci lavorano più di 40 operai e i sub-appalti sono 10. Da quello che abbiamo verificato, si tratta di un cantiere modello. Le lavorazioni procedono a ritmi sostenuti, nel rispetto di nome di sicurezza superiori rispetto a quelle previste dai protocolli”. Il completamento di Belcolle non si ferma. Dopo oltre 40 anni di attesa, in piena pandemia prende forma il corpo A3. Francesco Agostini, segretario della Filca-Cisl Lazio Nord, l’ha visitato e fa il punto dell’avanzamento.

Innanzitutto, il Covid si combatte anche tra scalpelli e cazzuole: ogni lunedì mattina, tutti i lavoratori che con le loro diverse mansioni mettono piede tra gli otto piani incompiuti dell’ospedale di Viterbo, sono sottoposti a tampone molecolare. “È un accordo stretto tra la direzione della Asl e la società appaltatrice.

Qui sono andati oltre i protocolli previsti in edilizia per contrastare la diffusione del virus”, sottolinea Agostini.

Racconta, poi, che persino i nuclei interforze incaricati di ispezionare il cantiere in diverse occasioni “non hanno rilevato alcuna violazione, anzi si sono complimentati. Tutte le norme di sicurezza vengono rispettate: i lavoratori hanno dispositivi di protezione e caschi. Una realtà del genere dovrebbe essere un riferimento su come va gestito un cantiere”, aggiunge.

Eppure, quella del completamento di Belcolle è una storia lunga e tortuosa che nei decenni ha subito diverse battute d’arresto.  Già a dicembre del 2012 la commissione incaricata dell’appalto aveva stilato una graduatoria, impugnata prima al Tar poi al Consiglio di Stato dalla seconda classificata che ha infine vinto il ricorso ai danni della Ics Grandi Lavori spa (ora Costruzioni romane). Circostanza che ha prolungato, e non poco, i tempi fino alla sigla del contratto avvenuta il 21 settembre del 2017 in Regione tra la Asl e l’Ati (associazione temporanea di imprese) composta da Salc Spa e Ircop Spa. Secondo il capitolato le operazioni per ultimare l’ala di Belcolle, partite a maggio 2019, si sarebbero dovute concludere in 270 giorni lavorativi. A disposizione 9.624.904 euro, finanziati dalla Regione Lazio.

Imprevisti vari hanno comportato uno slittamento, fino alla rescissione del contratto da parte della Asl avvenuto a novembre 2019 per gravi inadempienze. Solo a luglio dello scorso anno azienda sanitaria e Ati giungono a un accordo che fa ripartire il cantiere a settembre. “E finalmente i lavori procedono spediti e bene, utilizzando tecnologie innovative. Gli impiantisti sono già entrati. Mancano pavimenti e infissi per ultimare i piani dal terzo all’ultimo. Finalmente – conclude Agostini – un cantiere come si deve”.

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