Viterbo, per l’Open day solo virtuale l'Università della Tuscia accoglie 800 studenti

Viterbo: Il rettorato di Santa Maria in Gradi
di Carlo Maria Ponzi
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Venerdì 8 Maggio 2020, 11:26 - Ultimo aggiornamento: 12:13
«Sono molto soddisfatto. Circa 800 studenti, insieme alle loro famiglie, hanno assistito alla sessione inaugurale. Oltre 500 ragazzi hanno poi seguito la presentazione dei corsi, sia dell’area umanistico-sociale che di quella tecnico-scientifico. Poi nel pomeriggio, oltre 200 studenti hanno compiuto il tour virtuale tra gli stand allestiti dai sei dipartimenti di Unitus».
 
Stefano Ubertini, rettore dell’Università degli studi della Tuscia, squaderna i numeri che hanno dato sostanza al primo Open Day in modalità on line. Un appuntamento che è nella tradizione dell’ateneo e che consente alle matricole di cominciare a prendere confidenza con le austere aule/laboratori di Santa Maria in Gradi e con le strutture del campus di Riello.
 
«Buongiorno a tutti - ha esordio Ubertini - è con grande piacere e anche un pizzico di orgoglio che vi do il benvenuto.  L’emergenza drammatica che stiamo vivendo per colpa del Covd-19 non ha fermato il nostro Ateneo e abbiamo sostituito l’orientamento tradizionale in presenza con un orientamento virtuale».
 
E quindi l’elencazione di altri numeri:  40 corsi di studio divisi su 6 dipartimenti, di cui 17 magistrali e 2 a ciclo unico in diverse aree, oltre a 8 Master e 7 Corsi di Dottorato, nonché il nuovo corso in Scienze naturali e ambientali in partenza il prossimo anno accademico; 9.000 studenti, con tre poli didattici (Viterbo, Civitavecchia e Rieti); 320 docenti, tra professori e ricercatori; 300 unità di personale tecnico-amministrativo; 400 tra dottorandi, assegnisti di ricerca, borsisti e docenti a contratto.

«Insomma - ha sottolineato il magnifico - una comunità di oltre 10.000 donne e uomini, che popolano i nostri spazi, studiano e lavorano nel nostro Ateneo, contribuiscono attivamente alla sua crescita e fanno crescere il territorio che li ospita».
 
Ubertini non ha mancato di accennare all’ipotizzato calo della matricole, sollevato dal ministro del Miur Gaetano Manfredi, per colpa dei contraccolpi economici causati da Covid-19.

«In attesa del sostegno promesso dal Governo e dalla Regione Lazio alle famiglie, posso anticipare alcune misure. Innalzeremo la soglia di reddito minima ai fini dell’esenzione totale dalle tasse. Verranno individuate fasce di merito in funzione del voto di diploma e fasce di reddito per riduzioni anche consistenti».

Nello specifico: chi otterrà un voto tra 98 a 100 e lode e ha un reddito familiare di 23.000 euro pagherà poco più di 500 euro e con un reddito familiare fino a 35.000 euro pagherà circa 800 euro; gli studenti lavoratori possono optare per il tempo parziale con un'ulteriore riduzione del 20% sulle tasse.
 
«Comunque la tassa massima – conclude Ubertini - sarà inferiore a 2.000 euro, rendendo il nostro ateneo uno dei più economici del paese pur potendo vantare un livello di soddisfazione degli studenti tra i più alti d’Italia». 
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