Disco verde da Comune di Viterbo e Regione Lazio al progetto di un nuovo impianto fotovoltaico nel capoluogo, per la precisione su terreni tra Grotte Santo Stefano e il comune di Celleno. In attesa che venga convocata la terza e decisiva seduta della conferenza dei servizi per il rilascio della eventuale autorizzazione finale, due dei principali enti chiamati a pronunciarsi hanno già comunicato parere sostanzialmente positivo nell'ambito della procedura di Via in corso. Salvo il rinvio a ulteriori passaggi tecnici, le posizioni appaiono definite. L’istanza è dalla società E-Solar 3. Potenza nominale della centrale 82,24 MWp. Interessata una superficie di 108 ettari, suddivisa in 4 sottocampi: Pianale, Pian Auta, Selva, Podere della Morte. L’energia sarà convogliata tramite cavidotti in una stazione elettrica in costruzione e poi nella rete nazionale.
“Per l’intervento in oggetto – ha scritto il dirigente del VII settore a palazzo dei Priori, Stefano Peruzzo il 13 febbraio - non si ravvisano motivi ostativi sotto il profilo urbanistico ed edilizio”. Con una richiesta però, relativa alla “necessità e opportunità di verificare da parte dell’ente competente (non sta scritto, ma probabilmente ci si riferisce all’area Via, ndr) l’impatto cumulativo con gli altri impianti esistenti e di prossima realizzazione, ubicati nei territori limitrofi”. Ad esempio tra Viterbo, Celleno, Montefiascone è previsto un parco di 13 torri eoliche.
L'atto parla pure di misure compensative, il “ristoro” per i Comuni sui cui territori vanno a ricadere questo impianti. “La società proponente si è impegnata ad installare pannelli fotovoltaici su immobili di proprietà comunale per una potenza complessiva pari a circa 228 kWp” .
Ok al progetto pure dal rappresentate unico regionale, un sì condizionato all’acquisizione del nulla osta di competenza dell’Area Affari Generali e usi Civici. Ma non dovrebbero esserci sorprese.
La Soprintendenza, il cui parere non è decisivo poiché le aree non sono vincolate, in attesa di pronunciarsi ha segnalato comunque “un alto potenziale archeologico data la vicinanza di alcune importantissime aree archeologiche”: Ferento e via Ferentiensis. Per questo prescrive indagini archeologiche preventive.
E-Solar 3 si è impegna a un progetto di valorizzazione e restauro di beni archeologici presenti intorno e di eventuali che saranno rinvenuti.