Viterbo, il Natale non piace: critiche da opposizione e residenti

Viterbo, il Natale non piace: critiche da opposizione e residenti
di Luca Telli
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Domenica 11 Dicembre 2022, 05:50 - Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 12:51

Critiche dall'opposizione, sui social e anche da una parte dei commercianti del centro storico: il primo Natale targato Chiara Frontini incassa un numero limitato di sostenitori. Dalle luminarie «poche e mal disposte», al Christmas Village che «più che dare, pretende» con attrazioni considerate al di sotto degli anni passate, costose e non a misura di famiglia, alla cancellazione del mercatino di natale dopo la rottura con gli ambulanti, tutto sembra andare in direzione opposta a quello che era stato promesso, e presentato, come il Natale del cambiamento.

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«L'austerity e l'aumento del costo delle bollette non c'entra - spiega Andrea Micci, consigliere della Lega a Palazzo dei Priori, sui social -. Basta vedersi gli atti amministrativi e le somme stanziate e molte che non verranno neppure spese perché non sono riusciti ad assegnarle, quindi andranno in avanzo di amministrazione. E, ripeto, mi piange il cuore, ma certe scelte non si impongono, si condividono e pianificano, altrimenti i risultati sono questi». Alla base di quello che finora ha le sembianze di un flop ci sarebbe un eccesso di personalismo da parte di giunta e sindaca, remake di un film per altro già visto con i commercianti del mercatino di Natale tagliati per non aver accettato via Marconi come location sui quali, tra l’altro, era stata scaricata la responsabilità della fine di un appuntamento ventennale. Era stato quello, per molti viterbesi, il simbolo più evidente di una scarsa versatilità e capacità organizzativa «anche il più piccolo comune della provincia ha un mercatino Viterbo, che è il capoluogo, no».

E potrebbe essere la punta dell'iceberg.

Scrive un'utente sotto il post condiviso da Andrea Micci come: «Dopo due anni di Natale all'insegna della tragedia Covid-19 e atmosfera condizionata da numero tamponi, contagi, ricoveri, decessi, ecc forse la Città di Viterbo avrebbe meritato un risveglio più festaiolo come in tanti altri centri». E ancora: «Io non capisco chi per forza deve fare apparire bello qualcosa che non c'è. Non si può accantonare tutto ciò che c'era da anni e sostituirla con il vuoto. Tutti siamo stati in altre città a natale e tutti sappiamo benissimo che la musica cambia e parecchio anche».

Insomma, da salvare sembra ci sia molto poco. Scontenti sono anche una fazione di residenti e una parte dei commercianti del centro storico che, dopo una serie di incontri post elezione, forse si aspettavano qualcosa di più non solo dal Natale ma dai complessivi primi sei mesi di governo: «continua a mancare un motivo per fare un passeggiata dentro le mura».

Una parte del pubblico social, comunque, continua a sostenere la sindaca. La parola definitiva la daranno i turisti: il meteo di ieri ha condizionato solo in parte l'andamento del lungo ponte dell'Immacolata che, nella giornata dell'8, ha registrato numeri molto positivi nelle strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere. Per ora i riscontri sul gradimento della città sono divisi a metà.

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