Viterbo, il mercato elettorale. Ambulanti furiosi: «Prima ti cacciano poi chiedono i voti»

La protesta degli ambulanti viterbesi a febbraio 2020
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Venerdì 22 Aprile 2022, 12:37 - Ultimo aggiornamento: 14:54

«Basta passerelle elettorali al mercato, la politica non si può ricordare di noi solo quando servono voti». E ancora: «Chi ha contribuito alla situazione di difficoltà che stiamo vivendo abbia almeno un po' di memoria e si astenga da alcuni comportamenti». Il messaggio degli ambulanti arriva forte è chiaro.

La destinataria più vicina della polemica è la candidata sindaco di Fratelli d'Italia, Laura Allegrini. La passeggiata della quale, sabato scorso tra i banchi del Carmine per raccogliere istanze dai cittadini e dagli ambulanti che chiedono certezze dopo due anni molto complicati, ha scritto la candidata a corredo di un post su Facebook, non è andata giù a una parte dei commercianti.

Il ricordo dei manifesti firmati FdI, Fondazione, Lega e Forza Italia subito dopo lo spostamento al Carmine in pochi li hanno dimenticati anzi: «Noi, quei manifesti con scritto Vittoria dopo 20 anni il parcheggio sarà libero, e ancora prima quelli con Via subito il mercato dal Sacrario, ce li ricordiamo bene. I problemi degli ultimi due anni sono figli anche della decisione di traslocarci altrove. Chi faceva parte di quella maggioranza ha delle responsabilità».

A gettare acqua sul fuoco e provare a spegnare gli animi ci prova il presidente di categoria, Anva Viterbo, Giulio Terri: «Non chiudiamo le porte a nessuno.

Siamo pronti - afferma - ad ascoltare tutti senza pregiudizi ed a lavorare per trovare una soluzione per migliorare la condizione del commercio ambulante». L'apertura degli ambulanti, che denunciano cali di fatturato importanti (in alcuni casi oltre il 50%) e la mancata concertazione sullo spostamento che invece la giunta Arena aveva promesso, guarda oltre il parcheggio del Sacrario.

«Come ha spiegato già il presidente provinciale, Alessandro Gregori, la vecchia collocazione è un aspetto sul quale siamo disposti a discutere spiega ancora Terri - ma se si vuole davvero aiutare i commercianti allora l'unica strada è il reintegro all'interno delle mura». Se qualsiasi piazza che «potrebbe andare bene», sui tempi Terri chiede certezze: «La nuova giunta dovrà impegnarsi a risolvere la questione - spiega - nell'arco più breve possibile, perché dopo due anni di richieste una risposta ce la meritiamo. Se per l'estate mancano i tempi tecnici, per l'autunno speriamo di avere una nuova collocazione. Il mercato in centro rappresentata un valore aggiunto, non è qualcosa da nascondere agli occhi».
 

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