Medici delle coop nei pronto soccorso di Viterbo, l'Anaao: «Solo per i turni scoperti. La Asl cerca personale»

Medici delle coop nei pronto soccorso di Viterbo, l'Anaao: «Solo per i turni scoperti. La Asl cerca personale»
di Renato Vigna
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Giovedì 16 Febbraio 2023, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 15:30

«Il punto è che i medici non si trovano. Il ricorso a quelli somministrati dalle cooperative all'interno del pronto soccorso è solo l'extrema ratio a cUi far ricorso nei casi in cui dei turni dovessero restare scoperti. Una valutazione che va fatta di mese in mese». È il sUcco della riunione dei giorni scorsi tra sindacati e Asl di Viterbo, nel racconto di Teresa Ranalli, segretaria Anaao- Assomed, sigla che rappresenta medigi e dirigenti sanitari.Il riferimento è alla coop,  l’Altavista società cooperativa sociale, con sede a Sassuolo che ha ottenuto l’affidamento del servizio di copertura di turni di guardia medica diurna e/o notturna nei pronto soccorso aziendali, ovvero Belcolle, Civita Castellana e Tarquinia. Argomento, questo dei pronto soccorsi, entrato con prepotenza anche nella campagna elettorale per il rinnovo della Regione Lazio, risltando tra le priorità di intervento del neo presidente Francesco Rocca.

Dottoressa Ranalli, i medici delle cooperative hanno già iniziato a lavorare?
«Sì, ma ripeto: la Asl ne ha provate di tutte per reperire personale».

Cosa siginifica?
«Faccio un esempio: è ancora in fase di espletamento l'ennesimo concorso per assumere al pronto soccorso. Sono arrivate un numero di domande che non coprirà in ogni caso le esigenze. Si è tentato di attingere alla gradatoria del San Giovanni ma nessuno ha accettato. La Asl ha ribadito che la strategia sarà qella di effettare continui concorsi perché la verità è che i medici mancano, sopratto nell'emergenza».

E le manifestazioni di interesse?
«Proseguiranno anche quelle.

Di pari passo, si punterà sulle prestazioni aggiuntive».

Una sorta di straordinari?
«Si tratta di una specie di attività libero professionale che i medici possono svolgere a loro scelta. La Asl stabilisce la quota e chi aderisce ha una tassazione inferiore. Alcuni colleghi stanno già effettuando 2-3 turni in prestazione aggiuntiva».

E i medici della coop come si inseriscono in questo quadro?
«Verranno chiamati solo se resteranno turni scoperti. Una valutazione da fare di mese in mese, tentando prima le altre strade».

Altre priorità per migliorare la situazione all'interno dei pronto soccorso?
«Investire slla figura del facilitatore».

Ma non è già stata istituita?
«Sì, ma attualmente chi se ne occupa lo fa durante il turno. Questo evidentemente non basta perché molti lamentano di non avere informazioni in tempi brevi sui parenti in osservazione. La volontà è quella di prevedere una figura, un sanitario, dedicato solo acomunicare con i familiari».

All'indomani delle elezioni regionali, cosa vi aspettate?
«Devo ammettere che con l'attuale direzione abbiamo sempre lavorato bene. Continueremo a farlo. Per il resto, dobbiamo aspettare».

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