Evasione fiscale con le supercar, Marchetti sconterà la condanna al servizio del banco alimentare

Tribunale di Viterbo
di Maria Letizia Riganelli
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Venerdì 19 Maggio 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 20:19

Al servizio del banco alimentare Regina Pacis. E’ così che Elio Marchetti sconterà la condanna per evasione fiscale. Finisce con i lavori socialmente utili l’epopea dell’imprenditore delle supercar di Viterbo. Ieri pomeriggio il collegio del Tribunale di Viterbo ha chiuso il processo bis, gestito in continuazione con il processo portante, per reati connessi. In totale per scontare la pena dovrà fornire 1.780 ore di lavoro socialmente utile al banco alimentare Regina Pacis ente che si occupa di fornire supporto alle famiglie indigenti.

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La pena è stata così calcolata: per il processo bis Marchetti è stato condannato a 3 mesi e 25 giorni in continuazione con la condanna (definitiva) comminata dalla Corte d’Appello a 2 anni e 8 mesi per il processo portante. Il totale: 2 anni, 11 mesi e 25 giorni, considerando quanto già scontato, è stato trasformato nel monte di ore di lavoro socialmente utile.

Per circa un anno, quindi, l’imprenditore viterbese si prenderà cura di famiglie povere. Marchetti era imputato insieme alla sorella Rosalba (assistita dagli avvocati Roberto Massatani e Marco Valerio Mazzatosta) assolta dal collegio di Viterbo; a Domenico Sordo e Giuseppe De Lucia condannati a 6 mesi di reclusione e a Emilia Tiveddu (avvocati Francesco Massatani e Michele Ranucci) e Adria Glowats (difeso dall’avvocato Anna De Cesare) condannati a 1 anno e 8 mesi di reclusione con pena sospesa e non menzione.

Per gli ultimi due imputati il collegio ha riqualificato il reato di associazione a delinquere.

Tutti attori, secondo l’accusa, del meccanismo di frode messo in atto per vendere auto di lusso evadendo il fisco e l’agenzia delle entrate. La pm Eliana Dolce ha richiesto per Emilia Tiveddu e Adria Glowats un anno e 8 mesi e un anno e 4 mesi di reclusione per il reato di associazione a delinquere. Per Domenico Sordo e Giuseppe De Lucia 6 mesi per le accuse di falso. Assoluzione per non aver commesso il fatto per la sorella di Elio Marchetti. Secondo la Procura Marchetti & co avevano messo in atto dei veri e propri caroselli per lucrare sul fisco.

Lo scopo, per gli inquirenti, era uno: evadere l’iva delle auto importate dall’estero. I meccanismi per riuscirci, invece, molti. Marchetti oltre alla condanna per l’associazione a delinquere negli ultimi anni ha subito diversi stop nella sua impresa e soprattutto molti sequestri. Gli inquirenti gli hanno sequestrato beni mobili, autovetture, motocicli, barche e quote di società tutte riconducibili a Marchetti per svariati milioni di euro.

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