Goletta dei laghi, la situazione migliora. Ma restano batteri fecali a Bolsena e Grotte di Castro

Lago di Bolsena
di Renato Vigna
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Sabato 30 Luglio 2022, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 19:17

I dati dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) in merito alla balneabilità delle acque, erano decisamente migliori. Nell’ordinanza con cui il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha dato il via alla stagione balneare il primo maggio, proprio sulla base di quei rilievi, nei laghi del Viterbese non risultavano bocciature. 

Adesso però Legambiente ha diffuso il responso della Goletta dei Laghi 2022 e, sulla base dei campionamenti rilevati l’11 luglio, il quadro cambia. Le analisi microbiologiche sono state effettuate in sette punti nel lago di Bolsena e in tre in quello di Vico. Ebbene, sono risultati inquinati due dei sette campioni nel primo bacino analizzato: il canale in località Prati Renari a Grotte di Castro, che fin dal 2014 viene rilevato come inquinato o fortemente inquinato, e lo specchio di fronte alla foce del fosso Lungo, in viale Luigi Cadorna a Bolsena, contaminato anche nel 2021. Ma cosa significa? Che dalle analisi di laboratorio è emersa una concentrazione di enterococchi intestinali e di escherichia coli superiori ai livelli stabiliti dalla legge perché le acque siano balneabili (proprio questi i batteri che hanno provocato il divieto di balneazione nella riviera romagnola e derivano dalla non corretta depurazione dei reflui).

Risultano accettabili, ovvero entro i limiti di legge, gli altri cinque punti campionati: la foce del torrente vicino al parco giochi a Montefiascone, che era invece inquinato nei due anni precedenti; via Cava nel Comune di Marta, anch’esso risultato contaminato nel 2021; foce fosso Cannello o foce del Fosso Rigo in località La Grata a Gradoli, entro i limiti di legge anche lo scorso anno, ma risultato inquinato o fortemente inquinato in precedenza; fosso il Fiume (Le Vene)/ foce del Fosso Ponticello in località Oppietti a San Lorenzo Nuovo, nei limiti anche negli ultimi due anni; canale su Viale Regina Margherita, in corrispondenza del campeggio a Capodimonte, nei limiti anche nel 2020 e nel 2021.

Il bilancio è comunque positivo rispetto al passato. “Sul lago di Bolsena – evidenzia Elisa Scocchera, portavoce della Goletta dei Laghi - si nota un miglioramento rispetto alla situazione riscontrata negli ultimi anni.

Alcuni punti, comunque, risultano ancora critici e da attenzionare. La siccità di questi mesi potrebbe avere contribuito a determinare questi risultati, dal momento che molti canali campionati dai nostri volontari nelle scorse edizioni sono in secca. Il lago di Vico, invece, conferma una situazione positiva dal punto di vista dell’inquinamento microbiologico”.

Qui, infatti, sono al momento entro i limiti di legge tutti i tre campioni prelevati: nell’area del ristorante “La bella Venere” in località Scardenato a Caprarola, dal 2016 sempre a posto; la zona tra il ristorante “Ultima spiaggia” e lo stabilimento “Riva Verde - Riva azzurra” in località Punta del lago a Ronciglione, per il quarto anno consecutivo entri i limiti; lo stabilimento “la Scaletta” sempre a Ronciglione (primo campionamento).

Ma c’è un'ombra che aleggia su entrambi i bacini. “Il quadro ecologico esposto dagli esperti è – rimarca Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio - a dir poco preoccupante per l’inquinamento chimico che ha origine dall’impatto di pesticidi e fertilizzanti, utilizzati soprattutto per l’accrescimento della monocoltura sempre più invasiva dei noccioleti in tutto questo territorio. Se il lago di Vico ha subito negli ultimi 15 anni un abbassamento terribile dei livelli d’ossigenazione, sulla stessa strada rischia di andare quello di Bolsena”.

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