Nel momento peggiore, un germoglio di vita che si arrampica sui primi raggi di sole post epidemia. Si chiama ‘Le meridiane’, il bar ristorante in piazza XX settembre che a Bagnaia ha deciso di sfidare l’emergenza e di alzare la saracinesca.
Un nome che è un omaggio alla storia del paese, agli orologi solari che da secoli battono il tempo e ne controllano il polso. Antesignani, Fabrizio e Erika, di un settore battuto ma non vinto dal Covid 19 che crede nella rinascita. «Tante luci si spengono e noi le accendiamo. Perché lo abbiamo fatto? Perché crediamo nel territorio, nelle sue possibilità e forse, più semplicemente, perché i sogni vanno coltivati anche quando scende la notte più buia», spiegano i due proprietari. L’idea, nata per caso un giorno di dicembre: un cartello ‘vendesi’ all’esterno di un locale e la voglia di raccogliere la sfida. «A febbraio avevamo tutti i documenti pronti, a marzo già in linea per iniziare».
Poi è arrivata la pandemia, il lockdown, la chiusura in casa e la presa di coscienza che i tempi si sarebbero sciolti in un tempo sfumato. «Ma non abbiamo mai pensato, neppure per un minuto, di tirare i remi in barca - continuano – Due settimane fa abbiamo servito il primo caffè, la strada è solo all’inizio ma la prima sfida l’abbiamo già vinta».
Fabrizio e Erika non si nascondono dietro un dito: «Far rispettare le regole non è facile, distanziamento sociale e mascherine sono un ostacolo. È un lavoro ulteriore che si aggiunge a quello dietro il bancone ma ci motiva e ci carica ulteriormente. Le prime due settimane sono scivolate via bene. A fine mese, dopo il bar anche l’osteria entrerà a pieno regime. Sarà dura ma ci siamo».
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