Viterbo. Gli inviati delle maggiori testate inglesi al museo civico per ammirare del Piombo

"La Pietà" di Sebastiano del Piombo
di Carlo Maria Ponzi
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Martedì 31 Gennaio 2017, 14:41 - Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 17:35
Mentre "La Pietà" di Sebastiano del Piombo si appresta a volare a Londra, ospite della National Gallery nella  mostra "Sebastiano e Michelangelo. Un incontro di idee" (15 marzo- 25 giugno), accade che i critici d'arte delle più prestigiose testate del Regno Unito vengano nel capoluogo. Inviati proprio dal museo londinese. Obiettivo: "Pubblicizzare l'imminente mostra, lo straordinario contributo del vostro Museo Civico e ammirare la vostra stupenda città che sarà oggetto di specifici reportage giornalistici".
 
Il virgolettato appartiene al curatore della mostra Matthias Wivel e alla Press manager della National Tracy Jones, dettato in una email inviata al sindaco Leonardo Michelini e all'assessore al Turismo Giacomo Barelli per annunciare che venerdì 3 gennaio la folta delegazione british sarà nella città dei Papi. La prima tappa è al Civico di piazza  Crispi per ammirare in "situ" la "Pietà" e l'altra tavola di Sebastiano, "La Flagellazione" (1535). Seguirà un salto nella chiesa di San Francesco alla Rocca, collocazione originaria della “Pietà”, commissionata al pittore veneto, circa il 1515-1516, da Giovanni Botonti, chierico di camera. "Si tratta - commenta Barelli - di una bella opportunità che dà ragione a chi come noi ha sempre creduto nell' importanza del prestito e del ritorno d'immagine grazie a questa operazione".
 
Gli ospiti della giornata: accanto a Matthias Wivel e Tracy Jones, i critici Michael Hodges ("The Mail on Sunday", il più venduto giornale domenicale  della GB, diffusione media 1.284.121 di copie); Nick Trend, (“The Telegraph”, tiratura media 460 mila copie); Rachel Campbell-Johnston, del mitico "The Times"; Michael Prodger del  "The Guardian", che si autodefinisce “la principale voce liberal del mondo”; Michael Hall, "Country Life"; Jenny Coad, "The Daily Mail"; Claudia Pritchard, "The Independent", quotidiano online; Martin Gayford, "The Spectator"; Sarah Crompton, "The Sunday Times".
 
La National annette grande importanza al prestito, definito "eccezionale", in quanto la mostra è orientata a dimostrare, come si legge nella presentazione dell'evento,  "la stretta relazione tra Sebastiano e Michelangelo, nel periodo che va dal 1510 fino al 1540, seguendo tre filoni concettuali intrecciati: tematico, materiale e soprattutto biografico, data la forte amicizia che li legava e che li vide collaborare insieme su varie opere (lo stesso Michelangelo forniva al giovane artista bozzetti e idee)". Insieme alla "Pietà" sarà infatti esposta un’altra opera di del Piombo: la "Resurrezione di Lazzaro" (1517-19), dipinto per la Cattedrale di Narbonne, che è uno dei capolavori già in possesso del museo londinese.
 
In particolare, il curatore della mostra ha scelto come filo rosso il trattamento della morte e della resurrezione di Cristo da parte dei due artisti, “con Michelangelo altamente originale e molto personale che ispira l’opera dello stesso Sebastiano, che a sua volta interpreta il tema in maniera differente e più spirituale: a tal proposito, un confronto tra i bozzetti di entrambi gli artisti ne illustrerà il processo creativo”.
 
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