Incubo Covid a Malta, gli studenti viterbesi verso il rimpatrio

L'hotel di Malta che ospita i ragazzi viterbesi
di Federica Lupino
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Giovedì 22 Luglio 2021, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 20:05

“Dovrebbero riportarli in Italia tra stasera e domani. Sarebbe il regalo di compleanno più bello”. Sviluppi positivi per la vicenda di Alessandro, il ragazzo di Viterbo che compie oggi 17 anni, bloccato a Malta dalla scorsa settimana perché positivo al Covid. Giulia Rapino, la madre dello studente che frequenta il liceo scientifico Ruffini, ha ricevuto una mail dalla Farnesina. “Siamo stati avvertiti che probabilmente il volo sarebbe stato giovedì sera. Poi, abbiamo letto notizie per cui forse tutto sarebbe slittato a venerdì. Ma saremo tranquilli solo quando avranno davvero messo piede sull’aereo”, dichiara.

Già domenica scorsa il ministero degli Esteri aveva organizzato un charter per i contagiati presenti sull’isola, poi saltato. Insieme ad Alessandro, altri due alunni del Ruffini e un altro del Santa Rosa. “Avevano preparato persino le valigie, entusiasti dell’idea di tornare finalmente a casa dopo giorni di reclusione forzata uno per stanza, senza nemmeno un medico che li visitasse. Noi, nel frattempo, avevamo acquistato tutto il necessario per igienizzare e organizzare la casa in maniera da accoglierli in sicurezza. Poi, nel giro di due ore, il charter è stato annullato. La delusione – rivela la madre di Alessandro – è stata fortissima, ci avevamo davvero sperato. Per questo, adesso siamo certo molto felici ma temiamo pure che qualcosa possa andare storto anche questa volta”.

Da rimpatriare ci sono 160 minori, tutti a Malta per i viaggi-studio, e altrettanti turisti.

Del gruppo di cui fanno parte gli adolescenti viterbesi – un soggiorno premio organizzato dall’Inps – restano all’interno del Saint George’s Park Hotel in 19, tutti colpiti dal virus. Ma le buone notizie non finiscono qui: Alessandro, che due giorni fa era stato trasportato in ospedale per i sintomi dell’infezione, è stato dimesso. “Lo hanno tenuto in osservazione per 24 ore, poi lo hanno riportato al college. Avendo avuto diarrea e vomito da venerdì, era disidratato. Ora fortunatamente sta meglio. Sapere poi del prossimo rientro lo ha risollevato d’animo”, sottolinea Rapino.

Intanto, il dirigente scolastico del Ruffini, Luca Damiani, esprime vicinanza ai ragazzi e alle famiglie. “In questo momento – afferma – i viaggi studio delle scuole sono sospesi a causa della pandemia. Agli studenti che hanno avuto la possibilità di partire con altre iniziative voglio far arrivare tutta la mia solidarietà: la scuola è una comunità educativa, una sorta di famiglia allargata. Sapere quanto è capitato a questi alunni spiace e preoccupa: l’incolumità personale è un bene da preservare”. Damiani oggi contatterà le famiglie per informarsi degli ultimi sviluppi e ribadire la vicinanza dell’istituto.

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