Viterbo, gestione dell’acqua pubblica: se ne parla giovedì a palazzo dei Priori

Viterbo, gestione dell’acqua pubblica: se ne parla giovedì a palazzo dei Priori
di Ugo Baldi
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Lunedì 10 Dicembre 2018, 19:50
ll comitato "Non ce la beviamo" ha organizzato per giovedì13 alle ore 16,30 un'assemblea pubblica presso la Sala Regia di palazzo dei Priori a Viterbo.

Sono nvitati i cittadini, i sindaci e i consiglieri di tutti i Comuni della provincia per affrontare l'annoso problema della gestione dell'acqua in rapporto alla proposta di Legge nazionale n. 52 che sarà discussa a breve in parlamento, forse entro dicembre, e che va nella Direzione della ripubblicizzazione dell'acqua. Questa riprende, infatti, gran parte dei contenuti della legge di iniziativa popolare n.5/2014 tenuta nel cassetto e mai attuata dalla giunta Zingaretti che sta minacciando di commissariamento i Comuni non ancora transitati all'interno di Talete.

Ufficiosamente la Regione sta prendendo tempo in vista della discussione sulla legge nazionale ma, di fatto, ad oggi non c'è stata alcuna risposta ufficiale in merito alla richiesta di moratoria dei Sindaci. Sulla gestione Talete, come per ogni gestione privatistica portata avanti da s.p.a . finanziate con i soldi dei cittadini, occorre prendere atto, dati alla mano, che si tratta di una gestione fallimentare. Il Comitato Noncelabeviamo lo denuncia da anni ! Le bollette sono triplicate.

«Se facciamo un raffronto con i Comuni - recita un comunicato del comitato -  che detengono direttamente la gestione dell'acqua, ci rendiamo conto con dati alla mano di questo: 0,25 euro al metro cubo contro 0,87 di Talete», come dichiarano alcuni sindaci dissidenti. Nonostante i continui aumenti delle tariffe, inoltre, Talete non ha effettuato investimenti sulla rete che risulta un colabrodo. I finanziamenti sono serviti soltanto a mantenere i costi del consiglio di amm.ne , delle strutture, degli immobili delle sedi ecc. Oggi, solo nei confronti del Comune di Viterbo, Talete “vanta” debiti di circa 4.800.000 per quote di mutui non restituite, ulteriori somme per altri comuni della provincia».

Il comitato Non ce la beviamo invita tutti i cittadini a partecipare per far si che siano essi a rendersi di nuovo protagonisti delle scelte della politica della nostra terra.
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