«Era chiaro che succedesse. Forza Italia ha fatto bene ad allearsi col Pd in Provincia». Lui, in un certo senso, è stato il precursore della situazione attuale: dopo pochi mesi di amministrazione Arena ha salutato i berluscones ed è passato all’opposizione. Adesso però Fabrizio Purchiaroni per le prossime elezioni a palazzo dei Priori non vede una bella prospettiva, anzi, non si prospetta «nulla di buono».
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Tempo neanche un anno e in quella maggioranza che lo scorso Natale sarebbe esplosa già non ci si ritrovava più. Perché? «Oggi – dice - vedo Forza Italia molto lontano dall’asset Lega Fratelli d’Italia. Per me sta al centro, quindi ciò che è successo non mi ha affatto stupito, in quanto ci sono più valori di centro che di destra. In un certo senso me lo aspettavo che si sarebbe verificato poco dopo: era naturale che si arrivasse a questo».
La data delle prossime amministrative potrebbe essere a fine maggio, ecco come l’ex consigliere vede la situazione. «Secondo me è molto poco chiara, non ci trovo nulla di buono. C’è solo l’ambizione alla vittoria, si antepone il personalismo alla cosa pubblica. Si parla solo di candidati, non vedo quindi una buona alba per la città».
Il Comune a guida Arena non gli è piaciuto quasi da subito, tanto da abbandonarlo. Eppure il modo in cui è stato disarcionato dalla poltrona «non l’ho condiviso. E infatti non ho partecipato: la politica non va fatta dal notaio o dal giudice, si va in consiglio e si dicono le cose in faccia». In ogni caso dell’azione politica della sua ex maggioranza «non si sente la mancanza, il commissario sta lavorando meglio».
Tornando a Forza Italia, secondo Purchiaroni «ha fatto bene ad allearsi col Pd in Provincia. Si poteva fare un governo ancora più largo, sul modello Draghi. Replicare l'asse Pd-Fi in Comune? Sicuramente non si può ritornare col vecchio centrodestra, perché prima o dopo farebbe la stessa fine. E’ necessario un progetto nuovo, sposato da un gruppo dirigente coeso, che non miri solo alla vittoria fine a se stessa, ma che sia in grado di governare la città. So bene che è molto difficile - conclude - ma se si ripropongono le stesse persone il risultato non vedo come possa cambiare».