Viterbo, il rock che suona viterbese
Il brand Masotti nella corte di re Gabriel

Pierangelo Mezzabarba con Claudio Brasini dei Baustelle
di Massimo Chiaravalli
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Venerdì 17 Ottobre 2014, 11:56 - Ultimo aggiornamento: 19:29
VITERBO - Il suono non conosce crisi. E si espande fino a varcare i confini dell'Italia. C'è un'eccellenza made in Tuscia che sta sfondando nella musica: da Farnese, il 30 ottobre la Masotti Guitar Devices sbarca in Inghilterra per presentare la linea di amplificatori per chitarra "Mezzabarba", nei Real World Studios di Peter Gabriel.



Ci sarà il suo chitarrista, David Rhodes, e quello di Robert Plant, ovvero Skin Tyson, che d'ora in poi li userà sul palco insieme alla voce dei Led Zeppelin. Fin qui le presenze sicure dei grandi nomi. Ma Pierangelo Mezzabarba, titolare della Masotti, ha esteso l'invito anche a David Gilmour, chitarrista dei Pink Floyd, e al mitico Jimmy Page, che abita proprio nei paraggi degli studi di registrazione. Insieme a Mezzabarba, dall'Italia partiranno invece Claudio Brasini dei Baustelle e David Pieralisi, già in tour con Zarrillo e Amoroso.



Per la promozione in Inghilterra è nata una linea di distribuzione ad hoc, creata da Massimo Biagini, ex regista Rai e conduttore di trasmissioni musicali, e Marco Migliari, fonico e produttore di grandi artisti, che da anni ruota intorno agli studios dell'ex cantante dei Genesis. «Il 30 – dice Mezzabarba – oltre alla dimostrazione del brand che porta il mio nome, ci sarà anche una jam session, un concerto. Skin Tyson d'ora in poi suonerà i nostri amplificatori, per noi è un grande risultato».



È il primo che arriva dall'estero, mentre in Italia Mezzabarba già fa suonare Jovanotti, il suo bassista Saturnino e il chitarrista Riccardo Onori, il bassista dei Pooh Red Canzian. E ancora – tra le altre - le chitarre di Elisa, Gianna Nannini, Franco Battiato e proprio in questi giorni, sempre in tema di made in Tuscia, i Dear Jack. Tutti artisti seguiti da vicino maniacalmente.



La Masotti Guitar Devices è nata 11 anni fa: facendo della qualità il suo simbolo, in questo periodo non ha accusato il colpo: «Fortunatamente – spiega Mezzabarba – non soffriamo minimamente la crisi». E quindi da qualche mese sta tentando il grande salto. Già sei mesi fa l'azienda è sbarcata a Los Angeles, negli Usa, «dove stiamo andando bene». Ora tocca al Regno Unito, entrando dalla porta principale. Sul campanello c'è scritto Real World Studios: il 30 basta suonare.
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