Occupazione, soprattutto nel settore edilizio, export e turismo, nella Tuscia dati incoraggianti per le piccole e medie imprese. È quanto emerge da un rapporto presentato da Confartigianato mercoledì pomeriggio in Sala Regia a Palazzo dei Priori.
A parlare è stato il presidente di Confartigianato imprese Marco Granelli che se da una parte conferma l’ottimismo verso una progressiva ripresa, dall’altra avverte: «In questa nuova fase del Paese deve esserci un cambio di passo mai visto prima. Artigianato e PMI devono essere messe al centro del progetto, sono la vera ricchezza delle comunità, di più sono un esempio di resilienza».
Considerazioni accompagnate dai numeri sulla nascita e mortalità delle imprese che nel primo trimestre del 2021 vede Viterbo (0,20%) sotto il dato del Lazio (0,35%), ma molto al di sopra delle media nazionale ferma allo 0,08%. Nuove nascite che hanno contribuito a spingere il tasso di impiego. Nel 2020, tra i 15 e i 64 anni, l’occupazione nella provincia di Viterbo registra una crescita di 0,7 punti dal 54,7% al 55,4%. Aumenta anche l’export del settore manufatturiero,
il rapporto tra il primo trimestre 2019 e 2021 segna un del 16,1%.
Problemi che si aggiungono a quelli di fiscalità e burocrazia: «Paghiamo miliardi di euro in più rispetto alla media europea – conclude Granelli -. Serve poi un pacchetto di riforme improntate alla semplificazione perché è impossibile qualsiasi ripresa senza sostenibilità amministrativa».