Elezioni, una campagna elettorale da 250 mila euro: tutte le spese lista per lista

Elezioni, una campagna elettorale da 250 mila euro: tutte le spese lista per lista
di Massimo Chiaravalli
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Venerdì 20 Maggio 2022, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 09:11

Voto, quanto mi costi? A chi più, a chi meno. Anzi: a qualcuno molto di più e a qualcun altro molto di meno. Ma in astratto la risposta è semplice: tantissimo. Per la campagna elettorale delle prossime amministrative a Viterbo candidati a sindaco e liste spenderanno, presumono, 229.310 euro. L’investimento più elevato è quello di Alessandra Troncarelli (Pd), quello più morigerato invece è di Giovanni Scuderi. Sorprendentemente, Chiara Frontini (Viterbo 2020) otto volte meno di Marco Cardona (Italexit).

Questo emerge dai bilanci elettorali preventivi presentati da tutte le liste, le cui maggiori voci in uscita riguardano spesso e volentieri i manifesti, ma non solo.

Si va in rigoroso ordine di spesa: Alessandra Troncarelli vince a mani basse con un totale di 95.900 euro. Il Partito democratico ha un preventivo di 20 mila euro, Fare per Viterbo 15.500, idem Noi insieme per Viterbo, Contatto 8 mila, Movimento 5 Stelle 5 mila, Viterbo sul serio Viva Viterbo 2 mila, Viterbo cresce 2.400. Inoltre, la dem come candidata indica una ulteriore spesa di 27.500 euro. Tra le curiosità spiccano la pubblicità sui mezzi di trasporto (2 mila euro), i giornali (5 mila) e internet (2 mila).

Anche qui una sorpresa: al secondo posto c’è Marco Cardona, espressione del partito di Gianluigi Paragone. Campagna elettorale ricca con i suoi 41 mila euro, quasi la metà per la tipografia, poi radio e tv (5 mila) e manifestazioni (5 mila).

Gradino più basso del podio per Laura Allegrini. La spesa totale per lei ammonta a 34.850. Di questi, 14.400 sono della lista di Fratelli d’Italia, 3.800 si SiAmo Viterbo, 1.850 del Popolo della famiglia. La candidata a sindaco invece presenta da sola un conto da 14.800.

Le liste, sommando le stesse voci, puntano più sui manifesti, per 4.300 euro, la Allegrini invece pure (7 mila), ma non solo, perché all’attivo ha anche un sito internet e grafica (1.500), una sede (2.500) e l’allestimento (800).

Claudio Ubertini con i suoi 24.500 si piazza quarto: 5 mila la Lega, 12 mila Forza Italia, Fondazione e Udc messe insieme, poi ci sono 7.500 del candidato sindaco. Poche sorprese: 4 mila sono per la tv, 9 mila per manifesti e propaganda.

A seguire Luisa Ciambella: l’investimento delle sue due liste a sostegno è pari a 22.500 euro. Per il bene comune e Viterbo la splendida spendono rispettivamente 16 mila e 6.500 euro. In totale sono 7 mila per i manifesti e 4.500 per la pubblicazione delle candidature e del programma.

Terz’ultima Chiara Frontini, che ha presentato bilanci preventivi che sommati fanno appena 5.300 euro. La lista che porta il nome dei suo movimento, Viterbo 2020, ha la voce più cospicua: 2 mila. Poi ci sono 700 euro a testa per Viterbo cambia, La Tuscia nel cuore, Con Chiara per Viterbo e Viterbo fa squadra. Infine Rinascimento, 500 euro.

Meno di 3 mila euro in tutto per Carlo D’Ubaldo, Sinistra per Viterbo: i suoi 2.960 riguardano per gran parte i manifesti, ovvero mille euro, e ancora 200 per materiale audiovisivo e 100 per l’energia elettrica.

Chiude Giovanni Scuderi con 2.300, più che altro per i manifesti (1.300) e poi per il costo della benzina (1.000).

I candidati dovranno poi ovviamente rendicontare le spese, anche in questo caso voce per voce, dopo il voto. Con una nuova classifica dove ognuno potrà valutare se la spesa ha portato i frutti - meglio: i voti - sperati.

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