Rifiuti, stangata per il Comune di Civitavecchia: deve 1,6 milioni a Ecologia Viterbo

L'ingresso dei mezzi a Casale Bussi
di Federica Lupino
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Giovedì 28 Aprile 2022, 06:55

"Una somma non inferiore a un milione e seicento mila euro”. A tanto ammonta la cifra che il Comune di Civitavecchia dovrà sborsare a Ecologia Viterbo. Almeno, questo ha stabilito il Tribunale amministrativo regionale del Lazio che ha rigettato il ricorso presentato dall’ente, ora guidato dal sindaco Ernesto Tedesco, contro il provvedimento con cui la direzione Politiche ambientali e ciclo dei rifiuti della Regione ha determinato la tariffa di accesso all’impianto di Casale Bussi.

La vicenda ha radici lontane. Nel 2014, il Comune di Civitavecchia ha chiesto alla società che gestisce nel capoluogo l’impianto di trattamento meccanico-biologico e la discarica in località “Le Fornaci”, la disponibilità a effettuare il servizio di pre-trattamento dei rifiuti solidi urbani per circa 80 tonnellate al giorno. Ecologia Viterbo ha accettato, comunicando il prezzo da pagare: 67,15 euro a tonnellata più oneri vari.

dicembre del 2015, poi, a seguito del sopravvenuto esaurimento di un’altra discarica sino ad allora utilizzata, Civitavecchia chiede di allargare il servizio, comprendendo anche “il conferimento dei rifiuti residui di lavorazioni”, frutto del processo di trattamento meccanico-biologico. In pratica, invece di tornare a casa, l’immondizia sarebbe rimasta nel capoluogo della Tuscia.

Ecologia Viterbo, ottenuto l’assenso della Regione a partire dal secondo semestre 2016, ha accettato. La somma da corrispondere, così, da ridotta è diventata intera, per un totale di 82,4 euro a tonnellata.

Poi, è arrivata una nuova determinazione con cui la Regione Lazio, nel settembre del 2018, ha rivisto la tariffa di ingresso all’impianto di Casale Bussi portandola a 98,23 euro con decorrenza dal 1° gennaio 2009. Insomma, un aumento retroattivo di circa 16 euro a tonnellata da applicare sulla quantità di rifiuti conferiti da tutti i Comuni che si servono di Ecologia Viterbo. Quantità che, per Civitavecchia, sino all’agosto del 2018 ammonta a 102,379 tonnellate. A monte della rivisitazione tariffaria, come esplicitano i giudici del Tar, "l'attuazione del giudicato relativo a pregressi procedimenti giurisdizionali". Quindi, non una libera decisione degli organi regionale bensì l'applicazione di precedenti sentenze.

Il Comune di Civitavecchia ha quindi impugnato il provvedimento della Regione ma il Tar, con sentenza pubblicata il 30 marzo, ha respinto il ricorso. E ora, salvo appello al Consiglio di Stato, la somma andrà saldata.

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