La discarica diventa più grande. La Regione Lazio ha infatti concesso l’aumento dell’ampliamento, che passa così dagli iniziali 275 mila metri cubi autorizzati nel 2019 agli attuali 600 mila. Una richiesta che Ecologia Viterbo, società che gestisce il sito de Le Fornaci, ha reiterato più volte a Roma, ritenendola necessaria e urgente. Ma la decisione ha subito scatenato polemiche.
Ieri in consiglio comunale è stata Luisa Ciambella (Pd) a sollevare il tema: «Siamo ufficialmente la discarica del Lazio. E’ stato messo un cartello sul territorio – ha detto - con scritto “vendesi”. Tutto questo si giustifica con l’emergenza, con il conferimento delle altre province del Lazio». Sul fronte opposto Gianmaria Santucci (Fondazione) è per una soluzione diversa da quella adottata finora. «L’unica è riaprire Malagrotta. La nostra posizione è di assoluta contrarietà – spiega – ma io non sono andato a manifestare davanti alla discarica, perché non lo ritenevo serio: non si va con chi è complice, politicamente s’intende. E’ una presa in giro».
C’era anche il sindaco Giovanni Arena, ce l’ha anche con lui? «Non ce l’ho con nessuno.
Ecologia Viterbo il 12 aprile aveva scritto alla Regione che era «necessaria, nonché urgente, la concessione di ulteriori volumi per continuare a svolgere il proprio servizio, sia regolare che emergenziale, e per assicurare la sicurezza degli autisti dei mezzi d’opera». Il 19 agosto sottolineava che la discarica «sta riscontrando notevoli difficoltà operative a causa dell’imminente esaurimento delle volumetrie disponibili». Dei 275 mila metri cubi inizialmente concessi per l’ampliamento, in due anni sono già stati utilizzati 190 mila. La volumetria residua infine è passata «da 180 mila metri cubi al 12 aprile a 124.868,20 alla data del 22 giugno».