Viterbo, i volontari della Croce rossa tra telefonate, trasferimenti, assistenza e tanta solidarietà

Marco Sbocchia, presidente della Croce Rossa di Viterbo
di Maria Letizia Riganelli
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Domenica 5 Aprile 2020, 08:25 - Ultimo aggiornamento: 19:50
Telefonate, trasferimenti, assistenza e tanta solidarietà. C’è questo e tanto altro dietro al lavoro quotidiano dei volontari della Croce rossa italiana di Viterbo, che fin dal primo giorno dell’emergenza Coronavirus sono in campo per dare aiuti e conforto. «Il nostro ruolo - spiega il presidente del comitato di Viterbo Marco Sbocchia - è strutturato in compiti sanitari, sociali e di protezione civile. Lavoriamo H24 per l’emergenza sanitaria con turni pesanti, ma abbiamo avuto una formazione specifica, come poche altre, e sappiamo cosa facciamo».

Tra i compiti specifici della Croce Rossa c’è il servizio di ambulanza in supporto alla Asl per i trasferimenti interni. «I nostri volontari - continua Sbocca - sono importanti anche per i contagiati da Covid19 che stanno trascorrendo la degenza a casa. Andiamo da loro per l’assistenza ogni giorno. Non solo, facciamo spesa di generi alimentari e farmaci per chi è a casa e non può uscire perché soggetto a rischio. Abbiamo assistito i ragazzi della casa dello studente durante la quarantena e al termine li abbiamo aiutati a raggiungere le loro dimore. E poi rispondiamo a oltre 120 chiamate al giorno».

I quasi trecento volontari della Cri quotidianamente e col sorriso rispondo al telefono, per chiamate che non sempre sono un’emergenza. «Spesso parliamo con persone sole che vogliono solamente un po’ di conforto in questo particolare momento. Per noi è motivo di orgoglio tanta fiducia da parte dei cittadini. Anzi, voglio sottolinearlo, il nostro numero è 0761 270957, chiamateci, ci siamo»

Nella sede della Croce Rossa sulla Teverina da giorni stanno arrivando pacchi di generi alimentari. «C’è - dice ancora il presidente - una grossa spinta di solidarietà, si tratta di iniziative private, di persone esterne che ci stanno inviando ceste di viveri per i più bisognosi. Abbiamo anche allestito raccolte nei supermercati della provincia. Grazie a tutta questa generosità riusciamo a preparare pacchi per le famiglie indigenti, che ci vengono segnale dai servizi sociali o che si rivolgono direttamente a noi, e gliele consegnamo in poco tempo».

Viveri ma anche donazioni in contanti. «I fondi che stiamo raccogliendo - spiega - serviranno per l’acquisto di nuovi elettromedicali e di una barella di alto bio contenimento per il trasporto di persone contagiate, non solo da Coronavirus. E’ una donazione importante, che ha già avuto il sostegno della Comunità islamica, la Fondazione Carivit e l’ordine degli architetti e di tanti altri. Lo slancio di generosità dei viterbesi c’è sempre, lo abbiamo vissuto durante il terremoto del Centro Italia, e quanto sta succedendo in questi giorni - conclude - è una conferma. Viterbo risponde sempre in maniera importante, spero che tutto questo continui, non sappiamo quanto questo stato di emergenza durerà».
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