Crisi in Comune, Fusco: «Rimpasto? Non ne so nulla». Serra: «Presto litigheranno di nuovo»

Da sin, Contardo, Fusco e Micci
di Massimo Chiaravalli
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Martedì 21 Luglio 2020, 07:45 - Ultimo aggiornamento: 14:59
«Hanno solo sopito il malcontento: riesploderà alla prima occasione utile». Francesco Serra (Viterbo dei cittadini) ne è convinto, anche perché «col bilancio non riusciranno ad accontentare tutti, la torta è sempre più piccola». Nella maggioranza invece il leader della Lega, il senatore Umberto Fusco, chiede che «il Comune funzioni», mentre il vice sindaco Enrico Maria Contardo parla più di «crisi esistenziale» che politica.

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Secondo Serra è solo passeggera, ma destinata a tornare. «Sono straconvinto che la lite passerà in un battibaleno». Il motivo? «Hanno interessi che vanno al di là di queste cose. Non faranno mai cadere la giunta per questo – dice – anche se le difficoltà sono pure tra Lega e Fratelli d’Italia, non solo con Fondazione. E’ la solita routine che siamo abituati a vedere, un po’ da parte di tutti devo ammettere. Solo che loro sono dei professionisti». E’ dispiaciuto per i tentativi di partecipazione e proposta andati a vuoto, però «non vedo alcuna volontà di fare nulla su niente, a parte piscina e incarichi vari. E’ uno squallore di attività politica che raggiunge livelli pesanti, sembrano bloccati da un virus».

Insomma, giusto «un’altra po’ di caciara. Certo – continua Serra - con un confronto di un paio d’ore hanno solo sopito i malumori. Il sindaco Arena ha capacità di mediazione ed è un incassatore, farà da pontiere. Ma la cosa è destinata a riscoppiare alla prima occasione: o con la piscina o col bilancio, quando non riusciranno ad accontentare le “marchette” che hanno in mente di fare, poiché la torta è sempre più piccola».

Fusco non era al corrente della possibilità di mettere mano alle deleghe a settembre. «Il sindaco si prende la responsabilità di quello che dice. Io non ho parlato di rimpasto né di deleghe, ma di dirigenti, altro non so. Come responsabile della Lega chiedo che il Comune funzioni, poi la squadra la dirige lui e ci dirà quali sono gli accorgimenti da prendere. Ma a me ufficialmente di di rimpasto non ha detto niente». La Lega aveva minacciato di non andare più in giunta «perché il nostro capogruppo Andrea Micci aveva visto l’andazzo e ha chiesto di avere chiarezza. In quelle condizioni non si partecipa». Resta la fiducia in Arena, «che ha dato dimostrazione di poter risolvere il problema. La città però non può più aspettare».
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