Inglese, brasiliana e nigeriana: tutte le varianti del Covid nella Tuscia

dottori in reparto Covid
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Sabato 20 Marzo 2021, 06:50 - Ultimo aggiornamento: 16:30

Inglese, brasiliana e nigeriana. Quello che sinora era solo un sospetto visti i numeri in continua ascesa, ora è confermato: anche nel Viterbese circolano le varianti del Covid-19. A certificarlo è stato l’istituto Spallanzani di Roma a cui la Asl da settimane invia i campioni “sospetti”. Ebbene, l’altra sera il primo riscontro: sono una trentina quelli che il centro ha decretato appartenere alle mutazioni del virus.  “Abbiamo avuto un feedback rispetto alle segnalazioni. È emersa – commentano dall’azienda sanitaria - una realtà speculare a quanto avviene nel resto del paese. I numeri ci dicono che molto probabilmente anche qui a Viterbo gran parte delle persone attualmente è positiva alle varianti del ceppo originale”. Cosa vuol dire? Che il rispetto delle regole va seguito in maniera ancora più puntuale e che cambiano le modalità di isolamento. La quarantena in caso di mutazione è infatti allungata da 10 a 14 giorni e per uscire dalle restrizioni, trascorso questo tempo, anziché l’antigenico si viene sottoposti al tampone molecolare.

Protocolli più stringenti che la Asl ha già applicato sia ai casi adesso comprovati di variante, sia a molti altri. Nel dubbio, vince la precauzione. L'allarme mutazioni scatta quando i sanitari osservano una particolare velocità nella diffusione del virus, anche tra una fascia d’età medio-bassa rispetto a quanto avveniva prima, oppure quando i positivi sono rientrati da zone attenzionate speciali propri per le trasformazioni del virus.

A Sutri, la notizia è stata data direttamente dal Comune sui canali social: “Informiamo la cittadinanza che nella nostra città è stato individuato un caso di positività alla variante inglese.

Considerando che ha come caratteristica una maggiore facilità di trasmissione, si prega la cittadinanza di attenersi scrupolosamente alle prescrizioni ed evitare contatti sociali, se non nei casi previsti dai decreti”. Il vice sindaco, Luigi Di Mauro, conferma: “La Asl ci ha comunicato la circostanza. Al momento, abbiamo 41 casi, tutte famiglie colpite dal virus, il problema è proprio questo. Molti sono minori. Evidentemente c’era necessità di adottare delle misure per frenare questa diffusione ma è anche vero che la gente fa sempre più fatica a rispettare le regole, sta diventando molto pesante per tutti ma dobbiamo resistere. A Sutri non gira nessuno”. 

E intanto, complici appunto le varianti, la curva epidemica non smette di salire. Ieri scoperti altri 76 positivi, dei quali quasi la metà a Viterbo (qui 31 nuovi casi, 2 collegati al focolaio dell’azienda agricola). Rimane significati il dato dei minori coinvolti: a livello provinciale, ieri ulteriori 17 under18 sono risultati contagiati. Il più grande è nato nel 2003, mentre il più giovane nel 2017. 

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