A Belcolle il vaccino a -80 gradi. La seconda fase nei drive-in tra febbraio e marzo

A Belcolle il vaccino a -80 gradi. La seconda fase nei drive-in tra febbraio e marzo
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Domenica 13 Dicembre 2020, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 12:45

Di sicuro, al momento c’è che le prime somministrazioni del vaccino verranno effettuate entro la fine di gennaio su operatori sanitari e anziani. Per le restanti categorie, tutto dipenderà dalle autorizzazioni che arriveranno per i vari antidoti sul mercato. “Si procederà per fasce, fino a coprire chi non ha fattori di rischio”, chiarisce la dottoressa Aquilani.

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Ma come funzionerà materialmente? “L’unico problema del primo vaccino, quello della Pfizer/BioNTech, è la logistica a cui non siamo abituati: essendo molto instabile, va conservato a meno 80 gradi”. Nella Tuscia verrà custodito all’ospedale di Belcolle dove sono partite le procedure per l’acquisto di un apposito frigo altamente tecnologico. Una volta scongelato, va preparato e diluito. Dopodiché può essere mantenuto per 5 giorni a una temperatura tra i 2 e gli 8 gradi. “Dobbiamo quindi organizzarci in maniera rigoroso e operare su prenotazione”, continua la dirigente della Asl.

All'inizio, la somministrazione avverrà a livello ospedaliero: saranno creati degli appositi punti vaccinali per il personale sanitario a Belcolle, a Tarquinia, ad Acquapendente e a Civita Castellana.

Per le case di riposo e le residenze assistenziali, invece, verranno organizzate delle équipe itineranti che si recheranno sul posto. La seconda fase, che dovrebbe partire tra febbraio e marzo, vedrà coinvolti invece anche i drive-in.

L’azienda sanitaria intende creare percorsi distinti in ogni postazione: una per i tamponi, l’altra per i vaccini. Al tempo stesso, su campioni dei cittadini vaccinati sarà effettuato il test sierologico per valutare l’efficacia della campagna. “Saranno mesi frenetici. Ma se lavoreremo bene, inizieremo finalmente a precedere il virus e non a inseguirlo, come invece siamo costretti ora”, conclude Aquilani. 

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