“La richiesta di terze dosi ai medici di base nel Viterbese è elevatissima. Almeno il 90% di quanti ricevono il messaggio dalla Regione per accedere al richiamo, pur avendo altre possibilità (rivolgersi, cioè, alle farmacia o agli hub, ndr) preferiscono chiedere a noi. Il che per la categoria è un motivo di grande soddisfazione. Pochissime, invece, le richieste di prime dosi”.
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Michele Fiore, segretario della Fimmg, il sindacato di categoria, fotografa la corsa alla cosiddetta somministrazione booster nella Tuscia. Una corsa che però, almeno a guardare le fasce d’età coinvolte, appare alquanto claudicante.
“Una forte adesione – spiega il rappresentante dei medici di famiglia – la stiamo registrando soprattutto tra gli over65. Sono loro i più interessati al richiamo, alcuni perché hanno più paura della ripresa della pandemia, altri perché hanno capito che questa è l’unica arma a nostra disposizione. Il problema, però, sono i più giovani”. Molti manifestazioni diversi dubbi sull’opportunità di sottoporsi alla terza iniezione, quando sarà possibile. “Parecchi ci chiedono se dovranno farlo per forza. Noi – continua Fiore – ribadiamo che la protezione del vaccino comincia a diminuire dopo due-tre mesi dalla somministrazione e che, dati alla mano, i contagiati che erano immunizzati non sviluppano la malattia, come dimostrato da diversi studi. Al massimo, presentano sintomi molto lievi, simili a una comune influenza.
Riguardo all’aumento dei casi di queste ultime settimane, Fiore specifica che “le condizioni climatiche dell’Italia ci aiutano a trascorrere più tempo all’aperto e questo si riflette sui numeri più bassi rispetto ad altri Stati europei. Però molti vaccinati fanno l’errore di sentirsi liberi di fare ciò che vogliono e allentano le misure restrittive quali i divieti di assembramento e l’uso della mascherina”.
Di pari passo con la campagna contro il Covid, c’è anche quella influenzale. “Nella Tuscia – rivela Fiore – è quasi ultimata. Abbiamo riscontrato un aumento delle adesioni rispetto agli anni precedenti di circa il 15%. Questo vale anche per il vaccino antipneumococco. In media nella nostra provincia, ogni medico di base vaccina tra i 250 e i 300 assistiti. Quindi il nostro lavoro in queste settimane è stato davvero ingente”.
Intanto, da domani i cittadini tra 40 e 59 anni potranno sottoporsi della terza dose, così la Asl ha ampliato gli orari dei centri vaccinali: Santa Maria della Grotticella a Viterbo, dalle 9 alle 16,30; sala Mice Civita Castellana e centro diurno a Tarquinia, dalle 9 alle 14,30; ospedale di Acquapendente e Sant’Anna di Ronciglione dalle 9 alle 13,30. L’accesso libero, senza prenotazione (possibile fino al 30 novembre), deve essere effettuato a partire dalle ore 14 al centro di Santa Maria della Grotticella e a partire dalle 12 presso gli altri centri di somministrazione.