Viterbo e la lotta al Covid. Plasma iper-immune, ora anche a Belcolle si può donare

Ospedale di Belcolle
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Venerdì 4 Dicembre 2020, 05:55

Terapia del plasma iperimmune, anche nel Viterbese qualcosa inizia a muoversi. Alla base dell’ipotesi di utilizzo del plasma vi è la premessa che, in attesa del vaccino specifico, si possono utilizzare gli anticorpi presenti nel siero di un soggetto guarito dalla malattia. In alcune regioni, quali la vicina Umbria, è già operativa. Non nel Lazio, dove adesso sarà possibile donarlo anche al Centro trasfusionale di Belcolle, premessa per una futura e allo stato attuale ancora eventuale somministrazione ai malati.

Nella comunicazione inviata dalla Asl e dall’Avis di Viterbo ai donatori si legge che “in epoca Covid, si parla da tempo di terapia con plasta-iperimmune donato da donatori convalescenti per il trattamento dei pazienti affetti da virus Sars-Cov-2. Fino ad oggi – continua la lettera – non ci sono stati studi definitivi che definiscono l’efficacia del trattamento, occorre perciò incrementare l’arruolamento dei donatori idonei”.

Il Simt di Viterbo, Servizio di medicina trasfusionale, parteciperà a livello regionale ad aumentare le scorte provenienti da donatori sintomatici.

Potrà aderire il cittadino che rispetti precisi criteri: deve essere un paziente guarito dal Covid-19 almeno da 28 giorni, ma aver manifestato sintomi correlati alla malattia quali febbre, raffreddore, artralgie, perdita del gusto e dell’olfatto, polmonite; deve essere negativo al tampone per la ricerca di Sars-CoV-2, ma anche avere più di 18 anni e meno di 60. Non possono, invece, partecipare donne che abbiano avuto gravidanze o aborti: chi abbia ricevuto precedenti trasfusioni; pazienti affetti (anche in passato) da patologie neoplastiche; soggetti positivi asintomatici; donatori in trattamento con Ace-inibitori.

Chi volesse aderire alla campagna, può prenotare al Simt (0761-339014) la visita per l’idoneità alla donazione.

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