Covid, nonni e nipoti i più restii alle regole: «Indossate le mascherine e niente comunella»

Anziani con mascherina
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Domenica 1 Novembre 2020, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 14:57

“Rispettate le regole”. I sindaci lo ripetono ormai da settimane, rivolti a quei giovani che si sentono invincibili e, prendendo sotto gamba il Covid-19, continuano a fare comunella, magari senza mascherina. Ma le direttive per contrastare la pandemia, a quanto pare, stanno strette non solo a loro: anche chi è più avanti con l’età, spesso, continua a girare con il dispositivo di protezione sotto il naso.

Proprio gli anziani, per i quali a livello nazionale si sta pensando ad un lockdown mirato, vengono adesso richiamati all’ordine, proprio come i nipoti. Del resto, anche i decessi di ieri confermano che il virus è più mortale in età avanzata. A non farcela sono stati 3 pazienti ricoverati nelle strutture Covid di Belcolle: una 91enne di Valentano, un 91enne di Montefiascone e un 85enne di Viterbo.

Il primo cittadino di Tuscania, Fabio Bartolacci, che ogni giorno si rivolge alla popolazione con un messaggio via social parla proprio ai nonni: “Vedo molte persone anziane fuori porta tenere la mascherina abbassata. Non se ne rendono conto. Capisco che per loro è difficile ma sono i più fragili. Per questo voglio – dichiara - fare un appello ai figli e ai nipoti: dite loro di tenere la mascherina. Va bene uscire e stare sulla panchina a distanza, ma la mascherina va tenuta alzata e non sotto il mento. Gli anziani sono quelli che, se colpiti, rischiano molto di più”.

A Nepi, invece, da tempo ormai il sindaco Franco Vita richiama gli adolescenti all’ordine. “Gli ultimi positivi sono 5, la maggior parte giovani. Si consolida la tendenza già comunicata dalla Asl: invito ancora una volta i ragazzi al rispetto delle prescrizioni. La loro esuberanza giovanile, comprensibile, poi però porta il contagio dentro le famiglie. E anche questa tendenza si conferma con interi nuclei positivi. Siamo il quinto comune del viterbese come numero di contagiati”, fa sapere il primo cittadino.

Ieri, dopo un confronto con il dirigente scolastico del Midossi, ha deciso di mantenere al liceo linguistico il 75% delle lezioni con didattica a distanza e il 25 % in presenza. “Mi dispiace per tanti ragazzi a cui abbiamo limitato la festa di Halloween, ma data la presenza di molti giovani positivi – rimarca Vita - la decisione è ben motivata ed è stata presa anche nel loro interesse”.

Ieri, dei 125 nuovi casi, 48 erano a Viterbo.

Qui il sindaco Giovanni Arena ha disposto la chiusura delle scuole secondarie dal 2 al 24 novembre, con ricorso alla didattica a distanza. “Gli ultimi rapporti di monitoraggio dell’emergenza epidemiologia nel territorio comunale confermano - dichiara il primo cittadino - una  maggiore  circolazione  virale,  con  un  incremento  costante  di  contagi. Comprendo i problemi organizzativi dei genitori, ma è prioritario tutelare la salute dei ragazzi e di tutti noi. Nei prossimi giorni valuterò se adottare lo stesso provvedimento anche per le scuole dell’obbligo". E torna a rivolgersi ai giovani: "Una raccomandazione agli studenti interessati affinché osservino il rispetto delle norme anti Covid", sottolinea.

A Vallerano, “una delle persone risultate positive ha avuto contatti con il nido comunale: la Asl ha predisposto la quarantena per la sezione bolla interessata fino al 6 novembre”. A Capranica, tra i due nuovi contagiati c’è un bambino delle medie. Il sindaco Pietro Nocchi però dà anche una buona notizia: "La Asl ha ultimato i test rapidi sulle classi. Tutti i bambini e il personale che questa mattina (ieri, ndc) hanno eseguito i tamponi sono negativi". La scuola rimarrà chiusa anche la prossima settimana.

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