Virus nel monastero delle trappiste di Vitorchiano: altre 7 suore contagiate

Il monastero di Vitorchiano
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Giovedì 3 Dicembre 2020, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 19:43

Due settimane fa, il primo campanello d’allarme: tra le suore trappiste di Vitorchiano la Asl aveva scovato 12 positive, intervenendo con tamponi a tappeto dopo alcuni casi sospetti. All’indomani, altre 22 sorelle erano risultate contagiate. E ieri, nell’ambito degli screening per verificare l’eventuale negativizzazione, i sanitari hanno scoperto invece altre 7 colpite dal Covid. All’interno del monastero, quindi, restano una decina di suore non ancora coinvolte. Il cluster, nonostante sia al momento quello più numeroso in provincia, non desta particolari preoccupazioni, visto che non è stato necessario ricoverare alcuna malata. Si tratta di contagi secondari che rischiano di manifestarsi quando più persone vivono nello stesso ambiente chiuso.

Sul fronte dell’ultimo bollettino, ieri i casi – 72 in totale - sono quasi raddoppiati rispetto al giorno precedente, quando si erano fermati a 37. Appena 4 gli under 18 coinvolti: il contagiato più piccolo ha poco più di un anno. Più o meno stabili i guariti: erano 222 martedì, sono saliti a 225 nella giornata di mercoledì. Continuano i decessi per coronavirus: una 79enne di Viterbo, una 84enne di Vitorchiano e una 82enne di Bolsena, tutte ricoverate a Belcolle. La quarta vittima è invece deceduta nei giorni scorsi in casa: si tratta di un’altra 79enne del capoluogo. 

A Bagnoregio è finito in quarantena anche il sindaco Luca Profili.

Lo annuncia lui stesso, dopo la scoperta di sei casi di Covid-19, tra i quali compare quello a carico di un membro della sua giunta, l’assessore Sabrina Crosta. Nel paese della Teverina, dalle prime verifiche, sembra che i nuovi contagi non siano collegati tra loro. L’opposto di quanto avvenuto a Piansano dove i 5 positivi sono tutti parenti tra loro e rientrano, quindi, in un unico focolaio.

A Nepi, dove ieri si sono registrati 5 guariti a fronte di un solo nuovo caso, il sindaco Franco Vita annuncia che i medici di famiglia sottoporranno a test antigenico rapido i sospetti e, solo in caso di risultato positivo, si passerà al tampone molecolare nei drive- in.

“Il Comune, d’intesa con alcuni medici, ha individuato un locale si potranno effettuare i test, evitando un pericoloso affollamento negli studi”, spiega. Si tratta di una stanza separata all’interno del centro anziani attualmente chiuso per l’emergenza Covid, già utilizzato per sottoporre a vaccino antinfluenzale le persone over 60 e quelle fragili. “Uno spazio – assicura Vita - attrezzato e che sarà sottoposto a sanificazione giornaliera continua con apposita attrezzatura. In questo stesso locale potranno essere eseguite le vaccinazioni anticovid quando inizierà la distribuzione delle dosi”.

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