Covid, l'appello ai cittadini: «Riconsegnate in farmacia le bombole di ossigeno»

bombole di ossigeno
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Giovedì 12 Novembre 2020, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 21:44

Ormai anche a Viterbo è emergenza nelle rsa, luogo prediletto dal Covid-19 per diffondersi. Nelle ultime 24 ore, all'interno residenza sanitaria assistenziale di Villa Serena, a Montefiascone, sono stati scoperti 25 casi. Ulteriori tamponi sono in attesa di essere refertati. Eppure, meno di un mese fa – era il 17 ottobre – la struttura aveva “effettuato il Covid-19 IgG/IgM rapid test agli ospiti e al personale” e tutti erano risultati negativi, come riportano le pagine social. E ancora, la direzione sottolineava: “Lo screening ha innanzitutto confermato quanto le misure precauzionali che Villa Serena ha adottato fin dalla fine di febbraio scorso, siano state efficaci nel contenimento della diffusione del coronavirus”. Ma, nonostante l’impegno, il virus è riuscito a insinuarsi. 

Altri 13 casi sono stati scoperti nella rsa Myosotis di Bomarzo. A questi vanno aggiunti 2 contagiati di Soriano nel Cimino, sempre riportati nell’ultimo bollettino della Asl, ma residenti nella struttura per un totale di 15 nelle ultime 24 ore. Lunedì era stati scoperti altri due anziani positivi. Si tratta, inoltre, della seconda ondata di Covid, visto che appena due settimane fa erano risultati positivi altri 10 ospiti (due dei quali sono deceduti). 

Accanto ai focolai sempre più numerosi nelle case di riposo, nel Viterbese è caccia alle bombole di ossigeno. Il primo appello lo aveva lanciato la Protezione civile di Orte un paio di giorni fa. Ora, sono diversi i Comuni che si rivolgono ai cittadini. “In questo periodo di emergenza un importante appello a tutti i nepesini che hanno nelle loro abitazioni bombole dell’ossigeno. Vi chiediamo di riportarle nelle farmacie di Nepi per permettere così al personale di riempirle e darle a chi ha necessità”, scrive l’assessore nepesino, Claudio Ciavatta.

Stesso tenore l’invito che arriva da Vasanello: “Riportate in farmacia le bombole di ossigeno non più in uso o esaurite.

C’è una grande carenza. Senza i vuoti non è possibile ricaricarne di nuove e quindi distribuirle a chi ne ha davvero bisogno. È un dovere etico ed è buon senso civico”, sottolineano dal Comune. La ricerca è stata lanciata dall’Uscovid della Asl il quale ha chiesto la collaborazione dell’ordine dei farmacisti della provincia di Viterbo che, a sua volta, ha coinvolto le amministrazioni locali.

I pazienti Covid seguiti a domicilio dall’équipe ricevono un kit comprensivo di pulsossimetro che misura la saturazione dell’ossigeno. In caso di necessità, questi malati possono ricevere le cure necessarie a casa, anziché in ospedale. Ma senza bombole di ossigeno, questo filtro non è possibile.

Sul fronte della curva epidemica, ieri 167 casi. Per la prima volta dall’inizio della pandemia, un comune ha battuto Viterbo: Montefiascone ha infatti registrato nuovi 41 contagi, mentre Viterbo si è fermato a 37. A seguire Bomarzo con 14, Capranica, Civita Castellana e Nepi con 8. Inoltre, con l’ondata delle ultime 24 ore è stata superata quota 5mila: da marzo a oggi, i cittadini della Tuscia infettati sono stati 5.110, dei quali 3.719 ancora positivi.

Ieri ulteriori 5 decessi (nessuno è collegato alle rsa): un 74enne e un 99enne di Viterbo, un 87enne di Acquapendente, una 88enne di Civita Castellana, una 92enne di Montefiascone. Da segnalare a Blera la quarantena per tutti i bambini della materna. 

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