Maturità, tra incertezze e spazi (spesso) troppo piccoli. Per la riapertura il nodo dei trasporti

Andreina Ottaviani, preside dell'Alberghiero
3 Minuti di Lettura
Giovedì 7 Maggio 2020, 08:10 - Ultimo aggiornamento: 14:45
Incertezze, problemi da risolvere e tanta intraprendenza da parte di dirigenti scolastici e professori: eccoli gli effetti del Covid-19 sulle scuole. Il 17 giugno docenti e alunni si troveranno a cimentarsi con gli esami di maturità. «Ma siamo ancora in attesa delle direttive da parte del ministero. Si è parlato, giustamente, di una prova in presenza ma questo presuppone azioni e procedimenti di cui le scuole, al momento, non sanno nulla». A parlare è Maria Antonietta Bentivegna, presidente provinciale dell'Anp, l'associazione nazionale presidi.

Tra gli aspetti, affatto secondari, su cui i dirigenti stanno aspettando indicazioni precise c’è la sanificazione dei locali dove si svolgeranno gli esami, la fornitura delle mascherine e dei termoscanner per la misurazione della temperatura. E poi c’è settembre, quando le scuole dovrebbero riaprire. «Siamo ancora in fase di emergenza – dichiara Bentivegna – ma è certo che il nostro patrimonio edilizio così datato non dispone degli spazi adatti per una riavvio delle lezioni che garantisca la sicurezza degli alunni e del personale».

E non finisce qui: «L’idea dell’alternanza non la vedo male, anche perché la Didattica a distanza per un anno interno, nonostante in questa fase i docenti abbiano fatto miracoli, è riduttiva. Per la ripresa a settembre, oltre all’organizzazione interna alle scuole, va garantito che tutte le famiglie abbiano gli strumenti e la rete per seguire le lezioni non in presenza. Al momento, pare che il 40% degli alunni non ne abbia a sufficienza». Ma tra gli scogli che più preoccupano in vista della campanella ci sono i trasporti: «I dirigenti in questo campo non possono nulla. Spetta al ministero garantire i collegamenti in sicurezza».

Conferma le preoccupazioni per il prossimo anno scolastico Andreina Ottaviani, dirigente dell’istituto alberghiero di Caprarola (850 alunni circa tra la sede principale nelle Scuderie di Palazzo Farnese e le due distaccate, una a Vetralla e una a Montalto di Castro). “Siamo l’unico istituto professionale con questo indirizzo nella provincia e i nostri alunni – ragiona – vengono da tutto il Viterbese. Come faranno ad arrivare con i mezzi pubblici in sicurezza?”, chiede. Che i pullman del Cotral, del resto, siano sovraffollati è cosa risaputa.

Sulla proposta del Governo di prevedere metà lezioni in presenza e metà a distanza Ottaviani solleva molti dubbi: “Anche se noi abbiamo la fortuna di avere spazi ampi, non ci sono i collegamenti sufficienti per un trasporto in sicurezza. Meglio, secondo me, dividere le classi per giorni della settimana: i primi il lunedì, i secondi il martedì e così via. I restanti giorni, video lezioni dalla scuola con i docenti sempre presenti”, propone. E poi c’è la  polemica su un eventuale 6 politico: “Abbiamo fatto lezione dal 15 settembre al 5 marzo. Non vedo per quale motivo chi non ha seguito prima e chi non ha fatto nulla durante la Dad debba essere promosso come chi invece si è impegnato. Sarebbe un messaggio fortemente diseducativo”, sostiene.

Per gli esami, invece, all’Alberghiero nessun problema: “Abbiamo deciso di evitare le simulazioni pratiche perché sarebbero un fattore di rischio, per il resto ci siamo già organizzati. A Caprarola abbiamo 3 commissioni per 6 classi e le prove si svolgeranno in ampi locali con ingressi e bagni indipendenti. Ringrazio per il salone superiore il sindaco Eugenio Stelliferi che ce lo ha concesso. Anche a Montalto e Vetralla – conclude – abbiamo spazi adatti nel rispetto delle disposizione per la sicurezza. Abbiamo anche acquistato mascherine e stiamo valutando di comprare un termoscanner”.

AI LETTORI
Questa notizia, come altre già pubblicate in questi giorni, potreste trovarla “copiata” in alcuni siti di nformazioine della provincia, senza che venga citata la fonte di provenienza.
Ce ne scusiamo, nostro malgrado, con gli interessati e con i lettori. Soprattutto con i tantissimi che, usufruendo dei servizi a pagamento del nostro sito, dimostrano di apprezzare il lavoro della testata in questi giorni particolarmente problematici, anche per chi cerca di fornire un’informazione qualificata.

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA