Virus, 425mila euro alle scuole viterbesi. L'esempio della Fantappié: «Seguite le lezioni online»

I ragazzi della Fantappiè di Viterbo
3 Minuti di Lettura
Lunedì 20 Aprile 2020, 08:05 - Ultimo aggiornamento: 15:22
Banchi vuoti, campanelle silenziate e corridoi silenziosi che rimandano sono un lontano ricordo del brusio festoso che li riempiva quando il Covid-19 non aveva ancora un nome. Sembra una vita fa, invece sono appena poche settimane. La scuola svuotata è, probabilmente, uno dei cambiamenti più pesanti imposti dalla pandemia. Eppure, con tenacia e caparbietà, si cerca di resistere, ammortizzare il colpo, reinventarsi. Almeno per assicurare a bambini e ragazzi contatti che, in periodo di isolamento sociale, contano a livello psicologico più di una medicina.

Didattica a distanza, la buona volontà dei docenti non basta: molte famiglie senza pc o internet

“Mi mancano. Ogni tanto entro nelle video call per vederli e salutarli”. Valeria Monacelli è la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Fantappiè di Viterbo. Una comunità di 750 alunni, dei quali quasi 180 all’infanzia, che nonostante le difficoltà è rimasta unita grazie allo sforzo delle preside, dei docenti e degli amministrativi, ma anche dei genitori rappresentanti di classe che hanno fatto da collante con tutte le famiglie. “Dal 9 marzo – racconta – abbiamo avviato le lezioni in modalità asincrona, tramite piattaforma. Dal 16, invece, utilizzando gli strumenti di google, è stata attivata la didattica a distanza in video call. E da lunedì questa modalità partirà anche per l’infanzia e le prime classi della primaria”.

Eppure, le difficoltà non sono mancate. “Il nostro obiettivo – spiega Monacelli – era arrivare a tutte le famiglie, soprattutto le meno abbienti, per assicurare una vera inclusione. All’inizio, non tutti avevano la possibilità di usare un pc o la connessione dati”. Ma tra gli alunni è scattata subito la solidarietà: alcuni ragazzini telefonavano ai compagni senza computer e gli consentivano di seguire le lezioni in vivavoce. Ora, il problema è superato: “Ad oggi, tutti i nostri alunni hanno un dispositivo per seguire le lezioni. Le prime distribuzioni sono partite il 23 marzo”. La Fantappiè ha infatti già distribuito 60 tablet che aveva a disposizione, ricalibrati per la didattica a distanza.

Poi, proprio di recente, si è aggiunto anche il contributo del Miur: 7.758 euro. “Una decina di giorni fa abbiamo ricevuto dal ministero l’indicazione precisa delle somme a noi destinate. Sono state accreditate in tempi molto brevi e abbiamo già provveduto all’ordine di 16 pc che arriveranno tra lunedì e martedì”, annuncia la dirigente. Il finanziamento fa parte degli interventi del Governo “al fine di supportare le istituzioni scolastiche, anche situate in aree a rischio, attraverso la dotazione di strumenti per la didattica digitale integrata e per la didattica a distanza, stante l’attuale situazione di emergenza sanitaria da Covid”.

Il totale delle risorse destinate a tutte le scuole del Viterbese ammonta a 425mila euro. Tre i filoni di investimento: piattaforme e strumenti digitali (50mila euro circa); dispositivi digitali e connettività di rete (350mila euro); formazione del personale scolastico (25mila euro). Una piccola, fondamentale boccata d’ossigeno.
 
AI LETTORI
Questa notizia, come altre già pubblicate in questi giorni, potreste trovarla “copiata” in alcuni siti di nformazioine della provincia, senza che venga citata la fonte di provenienza.
Ce ne scusiamo, nostro malgrado, con gli interessati e con i lettori. Soprattutto con i tantissimi che, usufruendo dei servizi a pagamento del nostro sito, dimostrano di apprezzare il lavoro della testata in questi giorni particolarmente problematici, anche per chi cerca di fornire un’informazione qualificata.

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA